MESSINA. La cucina italiana resta un must in tutto il mondo, un sentiero ricco di storia e tradizione che agli stranieri piace percorrere senza indugio. All’estero, con un clamore maggiore rispetto a quello italico, sembrano tutti disposti a far follie per lasagne e spaghetti.

E il filone della cucina messinese, dopo il successo americano di chef Celestino Drago di cui abbiamo parlato nelle scorse settimane, continua a guadagnare crediti anche tra le pagine della Guida Michelin grazie a Christian Puglisi. Puglisi è chef e proprietario del Relae di Copenhagen, il ristorante nominato per ben due volte come il più sostenibile al mondo per la sua filiera di produzione.

La storia di Puglisi appartiene in larga parte a quella di tanti messinesi che sono riusciti a conquistare il proprio posto nel mondo lontano dalla città dello Stretto. Quasi a ripercorrere la sempre attuale “Nemo propheta in patria sua”. Nato in Sicilia 37 anni fa, da quasi tre decadi vive al freddo della Danimarca, dove ha costruito i propri successi non prima di aver girovagato per l’Europa e aver appreso differenti e innovative tecniche culinarie.

Ferran Adrià e René Redzepi hanno rappresentato dei punti fermi nella crescita professionale del talento messinese, che nel 2010 ha dato vita al Relae,  ristorante nel quali Puglisi offre una cucina priva di formalismi, formata da quattro o cinque ingredienti per piatto. Uno stile che gli ha consentito di aggiudicarsi una stella Michelin. In Jægersborggade 41, nel quartiere sempre più groovy di Nørrebro, Puglisi dà vita a quello che è anche il più economico stellato a Copenaghen: 5 portate a 65 euro, comprese di bicchiere di vino.

Il ristorante di Puglisi sfrutta le materie prime locali non dimenticando però olio extravergine d’oliva, limoni e pomodori della sua terra. Una filiera produttiva che si è arricchita della Farm of Ideas, una fattoria acquistata a 40 minuti d’auto dalla città e che fornisce ai suoi ristoranti una serie di vegetali, il latte e i suoi derivati di 8 mucche di razza Jersey.

Sì, perché dopo l’apertura del Relæ, il messinese ha scelto di continuare ad investire nella capitale danese con il wine bar Manfreds & Vin, la panetteria Mirabelle, la pizzeria Bæst e, alla fine del 2016, con Rudo, bar d’aperitivo all’interno dell’Eataly danese.

Una personalità emergente nel mondo della gastronomia mondiale che ha consentito a Puglisi di essere selezionato come lo chef per una cucina sostenibile per il World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Un messinese che con le sue qualità culinarie e imprenditoriali continua a portare in alto il nome della sua città nel mondo.

 

 

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