MESSINA. “Non ci sono soldi sufficienti per la sanità e la scuola, in Sicilia le reti idriche perdono il 50% dell’acqua, si esportano i rifiuti per mancanza d’impianti, incendi e dissesti distruggono il territorio e cosa fanno il governo nazionale e regionale? Il governo nazionale ha oggi approvato il disegno di legge sul bilancio che prevede la copertura a rate dei costi del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e sempre oggi guarda caso il governo regionale s’impegna a pagare il primo miliardo del ponte (in cambio di cosa?) saccheggiando i fondi per lo sviluppo e la coesione che servono invece per rimuovere gli squilibri economici e sociali del Sud”.
Così, in una nota, il Comitato Noponte Capo Peloro commenta le notizie odierne sull’opera infrastrutturale che dovrebbe collegare la Sicilia e la Calabria.
”Il 9 ottobre scorso – prosegue il comunicato -si era pure deciso con legge l’aumento del capitale sociale della Stretto di Messina di 50 milioni e l’eliminazione del tetto dei 240mila euro per i compensi dei dirigenti, dei dipendenti e degli amministratori della società concessionaria del ponte. Insomma non si trovano i soldi per i reali bisogni della Sicilia e del Paese e si trovano, persino a rate, per un’opera inutile, pericolosa, non prioritaria per i bisogni della nostra regione e del Sud come il ponte sullo Stretto di Messina”.