MESSINA. A un giorno esatto dall’insediamento del consiglio comunale, l’opposizione d’aula (i nove consiglieri su trentadue che non fanno parte o appoggiano esternamente la maggioranza in consiglio comunale) inizia a chiedere conto e ragione al sindaco Federico Basile: primo argomento, il piano di riequilibrio. Stamattina, in un comunicato, il neo sindaco di Messina aveva spiegato cosa era emerso adunanza tenutasi a Palermo alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione siciliana. “Si è formalizzata l’intenzione di non aderire alla possibilità di una ulteriore rimodulazione del Piano del 23 novembre 2018, come previsto dall’articolo 243 bis comma 5, ma di ripresentare il piano già riformulato con Delibera di Giunta municipale dell’1 febbraio, nel termine del 29 luglio 2022. La scelta è stata ribadita alla Corte dei Conti – ha spiegato Basile – in base alle favorevoli attività espresse nel Piano di Riequilibrio rimodulato nel 2018 che sono state oggetto dell’audizione dell’8 febbraio scorso. La bontà delle azioni poste in essere e la rimodulazione già predisposta è stata confermata alla Corte dei Conti, nell’odierna adunanza”. Immediata la richiesta di spiegazioni da parte dei nove consiglieri di centrodestra e centrosinistra, anche alla luce del fatto che a chiedere la rimodulazione, a febbraio, era stato l’ex sindaco Cateno De Luca (e Basile in qualità di direttore generale e “architetto” del piano di riequilibrio): i nove sono Antonella Russo e Felice Calabrò del Pd, Giovanbattista Caruso di De Domenico sindaco, Dario Carbone, Libero Gioveni e Pasquale Currò di Fratelli d’Italia, Giandomenico La Fauci e Federica Vaccarino di Ora Sicilia, e di Maurizio Croce, candidato sindaco perdente. All’appello mancherebbero sia Concetta Buonocore, che ieri dopo il giuramento ha abbandonato De Domenico sindaco per passare al Misto, e i due di Forza Italia, Dario Zante e Nicoletta D’Angelo, che già ieri erano rimasti in aula per la votazione del vicepresidente mentre i nove di opposizione erano usciti. La richiesta dei nove è in parte già stata esaudita da Basile: chiedono infatti di sapere se sarà ripresentato il piano già riformulato a febbraio 2022 (Basile ha detto di si), ma anche che il sindaco vada urgentemente, visto che mancano due settimane al voto, a relazionare in aula: per questo, la richiesta di convocazione di una seduta urgente di consiglio comunale.

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