MESSINA. “Dopo la bastonata degli Europei, un’altra legnata per gli inglesi: il calcio non è nato in Inghilterra. La più antica partita della storia è stata giocata a Messina”. A sostenerlo è Nino Principato, consigliere dell’Ente Teatro, che dopo aver portato avanti la teoria di presunti natali messinesi del “bardo” William Shakespeare, entra “a gamba tesa” nell’acceso confronto fra Italia e Inghilterra, legando l’origine del gioco del calcio (i cui più remoti “antesignani” risalgono a migliaia di anni prima di Cristo) alla città dello Stretto, malgrado fosse una pratica diffusa, nelle sue mille varianti, in varie parti del mondo, Italia inclusa. Tra il quindicesimo e il sedicesimo secolo, ad esempio, un gioco simile al calcio in costume, diffuso nel fiorentino, si praticava anche a Venezia – senza l’uso delle mani – e Bologna. Una variante era popolare anche a Prato, giocata dal Cinquecento, con il nome di “Palla grossa”, mentre le prime regole dello sport per come lo conosciamo adesso risalgono al 1848 e al 1863: anni considerati spartiacque per distinguere il “gioco” attuale dai suoi innumerevoli precursori (qui una ricostruzione storica e le differenze con il “protocalcio”).

Di seguito la sua ricostruzione, legata a un manoscritto che fa riferimento a un evento avvenuto nel 1702 e a una partita di “palla a terra” (di cui non si conoscono regole e modalità di gioco).

“Secondo la tradizione – scrive in un post con centinaia di condivisioni – l’invenzione del gioco del calcio si ebbe a Firenze nel Cinquecento: la più famosa partita fu quella giocata il 17 febbraio 1530 quando i fiorentini, assediati dalle truppe imperiali di Carlo V, diedero sfoggio di noncuranza mettendosi a giocare alla palla in piazza Santa Croce. Da molti è stato considerato l’antesignano del calcio moderno, ma, regole e svolgimento del gioco, sono invece quelle proprie del rugby o del football australiano.
Nella Messina degli inizi del ‘700, invece, si disputò una partita di calcio allora chiamato della “palla per terra” che sembra sia stata una consuetudine per la città, quindi certamente di più antica origine.
L’11 agosto del 1702 era giunto a Messina il principe Luigi Alessandro Borbone, conte di Tolosa, figlio naturale di Luigi XIV e Viceré di Sicilia. Un bel giovane di ventiquattro anni che sbarcava a Messina dopo il perdono della corona di Spagna alla città che gli si era ribellata nella rivolta del 1674-78. Diciotto giorni dopo, il 29 agosto del 1702, occorse un avvenimento epocale di grandissima importanza storica: nella spianata di San Raineri, in prossimità del forte Don Blasco, si disputò un INCONTRO DI CALCIO fra francesi e messinesi, cui partecipò lo stesso conte di Tolosa.
L’episodio è così riportato dal testimone oculare sacerdote Giuseppe Cuneo, in un manoscritto in quattro volumi conservato presso la Biblioteca Regionale di Messina e la cui stampa è stata curata, recentemente, da Giovanni Molonia e Marcello Espro (Giuseppe Cuneo, “Avvenimenti della Nobile Città di Messina. Occorsi dalli 15 Agosto 1695 nel qual giorno si promulgò la scala franca”): “A 29 agosto 1702. Nel piano che si stende dalla chesiola della Vergine delle Gratie fino al castello della Cittadella e del Bastione di D. Blasco, piano lungo, largo e spatioso, il Conte di Tolosa a piedi ha andato con molti Cavalieri francesi più volte il doppo pranzo et ivi ha giocato alla palla per terra: vi ha concorsa gran gente per curiosità, e tutti con familiarità hanno stato con il cappello in testa. Il Conte medesimo, per la folla, con bocca risa ha detto a quelli che si affollavano per vederlo giocare che si allargassero […]”.
Se si considera che il primo club di football al mondo, lo “Sheffield Football Club” che giocò la sua prima partita al Parkfield House, venne fondato nel 1857 ma che è solo nel 1863, precisamente il 26 ottobre, che il calcio nasce ufficialmente in Inghilterra, il 29 agosto 1702 si disputò, nella bianca città dello Stretto, il primo incontro di calcio della storia europea!“.

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Roy
Roy
14 Luglio 2021 7:36

Quella di Shakespeare messinese è una famosa boiata, ormai smentita definitivamente da anni.

Andrea
Andrea
14 Luglio 2021 11:21

Praticamente se ho ben capito: Shakespeare era di Messina, il calcio è nato a Messina, la storia è nata a Messina, la cultura è nata a Messina, la geografia è nata a Messina, la letteratura è nata a Messina, la filosofia è nata a Messina, l’ombelico del mondo si trova a Messina, il Sacro Graal è nascosto a Messina. Probabilmente il Big Bang da cui tutto ha avuto origine è esploso a Messina..