MESSINA. “Durante la manifestazione di carnevale di oggi sono stati imbrattati con scritte a vernice muri e monumenti della città e si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine. Il Coordinamento Noponte chiarisce che non ha organizzato nè aderito all’iniziativa odierna ribadendo che episodi del genere non hanno nulla a che fare con l’opposizione civile, sociale e nonviolenta a un’opera inutile, che danneggia l’ambiente, che impoverisce e saccheggia le città e i cittadini dello Stretto di Messina. Non riconosciamo legittimità alle provocazioni da qualsiasi parte vengano. Una migliore ed equilibrata gestione della manifestazione sarebbe stata auspicabile e avrebbe evitato inutili cariche e scontri ravvicinati. La nostra opposizione al ponte nasce dalla consapevolezza del danno ambientale, economico, sociale che quest’opera determina sul territorio e nelle nostre città. La nostra azione di opposizione al ponte continuerà sul piano civile utilizzando tutti gli strumenti che la nostra Costituzione ci mette a disposizione”. Così, in una nota, il coordinamento No Ponte, che prende fermamente le distanze da quanto accaduto oggi pomeriggio, nel corso della manifestazione Carnevale No Ponte, alla quale hanno preso parte circa 200 persone, e che non ha registrato l’adesione dei principali comitati che si oppongono alla manifestazione.

 

Numerose le reazioni politiche: Rimbalzano su Facebook Instagram e YouTube i video della manifestazione che si sta svolgendo in queste ore a Messina contro il Ponte sullo stretto”. Lo scrive in un post social la senatrice messinese Dafne Musolino, Italia Viva.

Condanno fermamente e pubblicamente gli attacchi vili e ignobili alle Forze dell’Ordine – continua la senatrice – alle quali esprimo la mia solidarietà e il mio sostegno. Manifestare non significa aggredire le Forze dell’Ordine, né sparare petardi o imbrattare muri e monumenti con scritte indecenti. Se questo è l’uso che fate della democrazia, se pensate che democrazia significhi inneggiare alla violenza e al danneggiamento, allora non avete capito niente e non siete degni di quei diritti che sono stati conquistati anche con l’estremo sacrificio di valorosi eroi. Che nessuno si permetta di paragonare questi quattro manifestanti mascherati che oggi stanno vandalizzando la città a novelli paladini della protesta! Vedere queste immagini fa male non solo agli occhi ma anche al senso civico che ognuno di noi dovrebbe avere e offende la nostra Città!”.

Al Sig. Questore di Messina, ai Dirigenti della Polizia di Stato, agli Agenti, al Comandante dei Carabinieri ed ai Carabinieri tutti che oggi sono in strada a svolgere il loro servizio esprimo la mia riconoscenza e il mio fermo sostegno” conclude Dafne Musolino.

“Condanna incondizionata per ciò che è avvenuto oggi nella nostra città, che non ha niente a che vedere con il diritto a lottare contro quello che riteniamo uno stupro al nostro territorio: il Ponte sullo Stretto che è e resta l’oggetto della nostra più totale opposizione, politica e civica – ha commentato Armando Hyerace, segretario provinciale del Partito Democratico- Ferma distanza da chi intende strumentalizzare la battaglia contro il Ponte e renderla un pretesto per comportamenti incivili che possono comunque essere gestiti anche senza ricorrere all’uso della forza. Mi auguro che situazioni simili non si verifichino più, specie nell’interesse di chi pacificamente non manca mai di far constare la propria posizione ai cortei: famiglie, anziani, bambini a cui bisogna garantire il diritto di parteciparvi in sicurezza. Ciò che resta, purtroppo, sono muri insozzati da scritte indecenti e una città fortemente turbata per quanto occorso e che rappresenta un danno potenziale proprio per chi, civilmente e con il senso dello Stato e delle leggi, che è alla base di un sano e fermo dissenso, si oppone e sempre si opporrà allo scempio del Ponte. Risulta, inoltre, da notizie di stampa, vi sia un agente rimasto ferito negli scontri odierni: all’esponente delle forze dell’ordine rivolgo un pensiero di vicinanza”, conclude.

“Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le forze dell’ordine.
È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico.
Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle forze dell’ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

 

“Solidarietà alle donne e agli uomini delle forze dell’Ordine, aggrediti a Messina dai manifestanti no ponte, e in particolare all’agente rimasto ferito negli scontri”. Così il senatore Nino Germanà, commissario della Lega in Sicilia e segretario della Commissione Infrastrutture a Palazzo Madama. “Bombe carta, fumogeni, mezzi dei Carabinieri e muri imbrattati: perché quando non ci sono argomentazioni valide per difendere le proprie tesi si ricorre alla violenza e all’inciviltà. Sono fiducioso sulla capacità delle forze dell’ordine, affinché si individuino i responsabili e scattino fermi e misure di sicurezza”.

Anche per la deputata di Fratelli d’Italia Ella Bucalo esprime solidarietà alle forze dell’ordine: “ Le immagini che provengono dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra forze dell’ordine e manifestanti nell’ ambito di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine e all’agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità.” 

Secondo il deputato regionale Alessandro de Leo, “Nessuna manifestazione, nessun dissenso può essere espresso con forme di protesta violenta. Fino ad ora il movimento no-ponte, per quanto discutibili siano le sue argomentazioni, si è sempre contraddistinto per l’azione pacifica e il dialogo ma quanto avvenuto oggi è gravissimo e non può che essere condannato nel modo più fermo.Un piccolo gruppo di violenti, che probabilmente nulla hanno a che fare con la nostra città, ne ha imbrattato i muri e monumenti – per altro alcuni appena restaurati – ed ha attaccato gli agenti presenti in piazza per garantire la sicurezza di tutti. Non posso che esprimere la mia più assoluta vicinanza e solidarietà alle forze di polizia ed in particolare all’agente rimasto ferito, nella speranza che gli autori di questi comportamenti illegali vengano presto individuati e rispondano dei propri comportamenti.”.

Gli fa eco il parlamentare regionale di Fratelli d’Italia Pino Galluzzo: “Il diritto di manifestare le proprie idee va rispettato purché sia esercitato con civiltà e in modi pacifici. Ciò evidentemente e purtroppo non è avvenuto durante la manifestazione che si è svolta a Messina contro il Ponte sullo Stretto, contraddistinta da gravi violenze e vandalismim Esprimo massima solidarietà alle Forze dell’ordine e auspico che siano individuati e puniti gli autori di questi inaccettabili comportamenti”.

La posizione dell’Unione degli Studenti è di tono un po’ diverso, seppure un anime nella condanna delle violenze e dei comportamenti dei facinorosi. ”

un piccolo corteo no ponte, promosso da una fetta marginale del movimento no ponte, che ha tenuto fuori sindacati, associazioni e partiti.

Come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari abbiamo deciso di non aderire, perché non abbiamo condiviso le modalità di organizzazione della manifestazione.

La manifestazione è sfociata, purtroppo, in manganellate da parte delle forze dell’ordine sui manifestanti, tra cui c’erano anche famiglie e bambini.

Non possiamo che condannare una gestione del dissenso che utilizza la forza come strumento di repressione, un sintomo del clima di condanna del dissenso promosso dai nostri governi.

 

Non condividiamo però il metodo portato avanti dagli organizzatori della manifestazione di oggi, che hanno escluso le realtà che hanno promosso fin qui le più grandi manifestazioni  contro il ponte degli ultimi anni, che si sono svolte a Messina e Villa S. Giovanni, svolte in modo assolutamente pacifico.

Non accettiamo di rimanere in silenzio davanti alla violenza delle forze dell’ordine, ma non vogliamo neanche accettare supinamente un approccio antidemocratico di una minoranza del movimento no ponte, che fa danno alla battaglia di tutte e tutti noi.

 

Dobbiamo difendere tutti insieme la serietà di questa battaglia, che non può essere messa in discussione.

Facciamo quindi appello alla parte sana del movimento no ponte, che ha davanti sfide difficili e che non può di certo permettersi di dividersi, sotto il governo più a destra del nostro Paese che vuole già reprimere il dissenso.

Davanti a tutto questo si dovrebbe rispondere con manifestazioni pacifiche e nonviolente, per smentire lo stereotipo dei manifestanti facinorosi, in cui nessuno a sinistra dovrebbe riconoscersi.

 

Pertanto crediamo che serva una riflessione di tutte le organizzazioni che sposano la battaglia no ponte, per portarla avanti con dignità e coraggio, noi vogliamo difendere il diritto ad avere un futuro qui, e vogliamo farlo con determinazione.

Servono le energie di tutti quelli che vogliono continuare a manifestare contro l’opera più inutile della storia, senza danneggiare la nostra città, anzi difendendola dalla devastazione che deriverebbe dall’opera, ne va del nostro futuro.

Ribadiamo solidarietà, a chi era presente perché voleva manifestare pacificamente il proprio dissenso da liberi cittadini, ma prendiamo invece le distanze da comportamenti antidemocratici e vandalici”.

A commentare la manifestazione “anarchica” di oggi pomeriggio, durante la quale si sono verificati episodi che nulla hanno a che fare con il ponte sullo Stretto, e con la battaglia di chi, legittimamente, è contrario alla sua realizzazione, anche un cittadino, di cui pubblichiamo una lettera: 

“L’art. 21 della Costituzione recita testualmente: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Anche con la più estensiva delle interpretazioni non ritengo che, fra i mezzi di diffusione, rientrino la deturpazione e il vandalismo dei beni pubblici e/o privati.
Quanto avvenuto il 1° marzo 2025 a Messina è scandaloso: è stata svolta una “manifestazione”, denominata “carnevale anarchico” il cui punto di partenza era piazza Antonello direzione via Sant’Agostino per poi proseguire sulla via XXIV maggio, ove è stato concesso ai manifestanti/vandali (non tutti, per fortuna) di imbrattare qualsiasi cosa si incrociava sul proprio cammino!
Dietro una mascherata, per restare in tema carnevalesco, causa “No Ponte”, i sedicenti anarchici hanno deturpato tutte le facciate insistenti sulla pubblica via (scuole appena ristrutturate, palazzi privati, chiese e financo il Monastero di Montevergine!), senza che il servizio d’ordine, se così si può definire, muovesse un dito! Ho personalmente chiamato la centrale della polizia municipale per avvertirli di quanto stava avvenendo (nonostante il tutto avvenisse sotto i loro occhi in quanto presenti per espletare il servizio d’ordine) e mi è stato detto che sarebbero stati avvisati i colleghi al fine di prestare maggiore attenzione.
Uscito prontamente, appena passata “la calata degli Unni”, a verificare i danni causati, si manifestava uno scenario impietoso di scritte che tutto riguardavano se non, in minima parte, il ponte: insulti vomitevoli alle forze dell’ordine ed ai preti, “fuoco ai cpr”, invocazioni di vendetta per Ramy ed altre volgarità impronunciabili.
Tutte affermazioni pretestuose pur di deturpare alcune delle vie più centrali della città, quotidianamente attraversate da centinaia di turisti e cittadini (anche se fossero state imbrattate strade di periferia o vie poco trafficate il danno sarebbe stato parimenti rilevante).
Da cittadino (estremamente indignato) che crede nelle Istituzioni, strettamente intese, e nelle Forze dell’Ordine, mi aspetto un pronto ripristino dello stato dei luoghi, l’individuazione dei vandali (le vie prese d’assalto sono coperte capillarmente da sistemi di video sorveglianza pubblici e privati)  e dei responsabili delle forze dell’ordine che, pur essendo presenti sul posto, non sono intervenuti (inspiegabilmente)!
Colgo l’occasione, infine, per invitare l’Amministrazione comunale a considerare un piano straordinario di pulizia dai murales in tutta la città, al fine di restituire bellezza alla nostra amata Messina.
P.S. Nel corso dell’”uscita di controllo” ho incontrato Elio Conti Nibali, noto esponente del movimento No Ponte, col quale condividevamo le ragioni della comune indignazione circa gli atti vandalici registrati. La presente lettera, pertanto, non vuole essere un attacco ad una realtà politica al fine di servire un assist ad un’altra (spero che il Senatore Germanà non colga l’occasione per cavalcare l’onda ed attaccare il movimento politico lui avverso, accomunando vandali e civili manifestanti) mi auguro che la vergogna venga riconosciuta ed espressa in maniera bipartisan.
Spero che a Messina, un giorno, torni di moda la civiltà e l’educazione, prima che vinca la rassegnazione.”
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