MESSINA. Il comune di Messina ha intenzione di investire nelle tecnologie che fanno uso di e reti mobili ultra veloci (5G) ed allo sviluppo delle reti mobili di nuova generazione (6G), tanto da aver presentato richiesta di finanziamento quale comune capofila nell’avviso “Casa delle Tecnologie Emergenti” del Mise (ministero per lo sviluppo economico), la cui sede è stata individuata nel quinto piano del Palacultura. Senonchè, meno di due anni fa, in pieno lockdown, l’allora sindaco Cateno De Luca (con cui l’attuale amministrazione si pone in piena continuità), aveva detto stop all’installazione delle antenne a tecnologia 5g in città, con un’ordinanza definita “precauzionale” in seguito alle “troppe richieste che ci impongono di fermare l’installazione”, come aveva spiegato all’epoca l’ex sindaco. L’ordinanza è stata in seguito sospesa dal Tar di Catania, (con tanto di minaccia di richiesta danni da parte di Vodafone e Wind), e l’installazione delle antenne era ripartita normalmente col ritiro delle ordinanze a settembre del 2020. Oggi, l’assessore alla Smart City Carlotta Previti ha invece sposato l’utilizzo della nuova tecnologia presentando il 25 novembre una proposta progettuale non solo per la realizzazione della “Casa delle tecnologie emergenti”, ma anche per il sostegno a start-up per l’integrazione tra reti 5G e tecnologie emergenti, e di sostegno al trasferimento tecnologico verso le PMI. Secondo la delibera di partecipazione all’avviso, “l’obiettivo è offrire uno spazio fisico e le risorse necessarie per sviluppare idee imprenditoriali, sperimentare nuove tecnologie e trasferire le conoscenze acquisite verso quei soggetti che possono trarre particolari benefici dalle trasformazioni digitali”.

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