MESSINA. Il comune di Messina ha in cassetto un progetto da due milioni e 360mila euro per minimizzare le conseguenze delle sempre più frequenti piogge violente e concentrate in poche decine di minuti, tramite un “completamento interventi di riduzione rischio alluvioni e relative vasche di calma” che prende in considerazione tutti i bacini idrografici della città.
In cosa consiste il progetto? Le vasche di calma (che assolvono al compito di trattenere tutte i detriti alluvionali che l’acqua può trasportare con sé durante le forti piogge) poste immediatamente a monte della parte tombinata degli alvei torrentizi, a tutela e salvaguardia della funzionalità idraulica dell’asta torrentizia, saranno ripulite e risagomate.
Perchè, spiega il documento di indirizzo alla progettazione, “il carattere distruttivo dei fenomeni idraulici e di versante, piene dei corsi d’acqua e frane, deriva dall’interazione di fattori naturali e antropici: mentre i fattori naturali sono prevalentemente rappresentati dall’elevato trasporto solido di fondo e dalle caratteristiche geomorfologiche dei versanti, sui quali è difficile intervenire in modo definitivo, i fattori antropici, che maggiormente giocano un ruolo negativo, riguardano una generale inadeguatezza di molte luci idrauliche e, principalmente, la sottrazione di spazi di pertinenza torrentizia, a fini insediativi e infrastrutturali”.