MESSINA. “Fate pace, per il bene della città”. Firmato Giovanni Scopelliti, Davide Siracusano, Lino Cucè, Alberto De Luca, Ivan Cutè, e Maurizio Mangraviti: i presidenti delle sei circoscrizioni di Messina, che in una lettera aperta inviata al sindaco Cateno De Luca ed ai trentadue consiglieri comunali invitano le parti a ritrovare il dialogo.
“Questo consiglio comunale potrebbe davvero essere il consiglio più virtuoso della storia politica cittadina ed è per questo che vogliamo andiate avanti nel vostro lavoro e nella vostra importante rappresentanza – scrivono i sei – Questo sindaco, ahimè, è il sindaco che questa città aspettava da decenni. E lo diciamo con spirito di coscienza, al di la della posizione politica e dello schieramento di appartenenza, lo diciamo perché lo sentiamo dentro, come lo sentono tutti i cittadini messinesi e ne siamo certi, lo sentite anche voi ! Increduli, sbalorditi e a molti tratti affascinati per il lavoro che sin qui dal suo insediamento ha condotto con grande valore il nostro primo cittadino : di coraggio ne ha da vendere, e a questa città, denigrata e umiliata da sempre, un sindaco coraggioso serve”.
“Si può, per “il bene della città” tenere in piedi un’amministrazione che secondo noi è in grado di decidere su tutto non rompendo gli equilibri – continuano – Il sindaco De Luca ha un suo programma elettorale, ha dei suoi tempi, ed è palese che lui il sindaco lo fa a tempo pieno. E’ lui che ha avuto la legittimità ed il benestare dai cittadini ad avviare quelle riforme importanti affinché si cambiasse marcia e si recuperasse tutto il tempo fin ora perso da altri. Non è lui che esige tempi più certi e veloci, lo esige l’intera cittadinanza. Tutto il tempo perso in passato va recuperato e oggi costringe l’amministrazione a correre, correre più veloce, correre senza inciampare si, ma correre comunque. Il sindaco è stato votato per il suo programma elettorale ma consentitecelo, è stato votato soprattutto per il modo di fare, per l’esuberanza e la passione, le gesta e i toni, la sua adrenalinica voglia di mettercela tutta. L’approvazione dell’Agenzia per il Risanamento è stata una dimostrazione forte che davvero si può fare tanto. Ha rappresentato l’inizio e adesso tocca a tutti andare avanti”.
“In considerazione della preannunciata dichiarazione di dimissione del sindaco a decorrere dal 30 settembre legate alle modifiche del regolamento comunale – prosegue la nota – che incide per ovvi motivi anche sui regolamenti dei consigli circoscrizionali siamo chiamati in causa. Un commissariamento in un periodo delicato, dalla neonata Agenzia e la questione risanamento e tanti percorsi avviati su vari campi e settori che non abbiamo neanche il bisogno di citarli in quanto noti a tutti, corrisponderebbe ad un disastro politico senza precedenti. Un commissario che si occupi di ordinaria amministrazione, l’ennesimo a Messina che non farebbe il bene della città e dei suoi cittadini. In virtù di ciò – concludono i sei presidenti di quartiere – chiediamo ai Consiglieri Comunali e al Sindaco di ritornare al dialogo, di avviare un tavolo tecnico di confronto, la volontà di far veloce è unanime ed è indispensabile deporre le armi, concordare le modifiche e compiere un atto d’amore per il bene della città”.
Il clima ecumenico, però, è rotto dai “puntini sulle i” di Alessandro Cacciotto, consigliere della terza circoscrizione, che in un comunicato se la prende col suo presidente, Natale Cucè: “Il presidente decano dei quartieri Natale Cucè, ha fatto sapere di aver mandato al consiglio comunale un documento, firmato dai 6 presidenti, in cui si invita il civico consesso ad approvare le modifiche al regolamento proposte da De Luca. La città, continua Cucè, non può permettersi l’ennesimo commissariamento. Innanzitutto – attacca Cacciotto – trovo singolare e politicamente non corretto che il coordinamento dei presidenti si esprima senza sentire il consiglio. Questo vale per la Terza Circoscrizione non mettendo bocca negli altri quartieri. Cucè anziché fare da tappetino istituzionale, avrebbe fatto meglio a ricordare al primo cittadino che da inizio mandato ha incontrato tutte le autorità e le istituzioni cittadine eccezion fatta per la terza Circoscrizione. Ma soprattutto: che fine ha fatto l’attua della legge 11/2005 sul decentramento. Trovo imbarazzante un simile comportamento; se a tutto questo si aggiunge che il presidente Cucè da inizio mandato non ha presentato nessuna proposta di delibera, allora avrebbe fatto bene a tacere”, conclude Cacciotto.
Dato il momento, e dopo l’attacco (e la sfida) dei consiglieri comunali di Sicilia Futura da un lato, e dopo poche ore la risposta veemente di De Luca, le richieste di “pacificazione” tra consiglio e sindaco fioccano: ieri pomeriggio ne ha inoltrata una il consigliere comunale del Gruppo misto Salvatore Sorbello. Nel frattempo, oggi pomeriggio, De Luca incontrerà il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile.
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