MESSINA. Quindici condanne, ridotte di molto rispetto al primo grado, e due assoluzioni. Si conclude così l’appello di Gettonopoli, il processo che ha visto alla sbarra diciassette consiglieri comunali della consiliatura 2013/2018, accusati di aver indebitamente percepito i gettoni di presenza restando in aula per un tempo inferiore ai tre minuti (tempo arbitrariamente fissato in fase d’indagine) per più occasioni. In sostanza, per gli imputati è caduta l’accusa di falso, è stata confermata la truffa.

Alfredo Sicuro, presidente della sezione penale del tribunale di Messina (nel collegio giudicante anche Eugenia Grimaldi e Maria Teresa Arena) ha condannato, con pena sospesa per tutti,  Carlo Abbate (1 anno e 6 mesi) , Piero Adamo (1 anno e 2 mesi), Pio Amadeo (1 anno e 5 mesi), Angelo Burrascano (1 anno e 4 mesi), Nino Carreri (1 anno e 2 mesi), Andrea Consolo (1 anno e 3 mesi), Nicola Crisafi (1 anno e 7 mesi), Giovanna Crifò (1 anno e 5 mesi), Nicola Cucinotta (1 anno e 3 mesi), Carmelina David (1 anno e 3 mesi), Paolo David (1 anno e 7 mesi), Santi Sorrenti (1 anno e 3 mesi), Fabrizio Sottile (1 anno e 6 mesi), Benedetto Vaccarino (1 anno e 9 mesi) e Santi Daniele Zuccarello (1 anno e 6 mesi). Per tutti la pena è stata ridotta rispetto al primo grado.

La pena accessoria dell’interdizione temporanea dai pubblici uffici è stata revocata per tutti, e la provvisionale scende a tremila euro ciascuno invece che diecimila come in primo grado

Assoluzione piena invece per Nora Scuderi e Libero Gioveni.

In primo grado in parecchi casi l condanne erano andate oltre le richieste del pubblico ministero Francesco Massara: per Nino Carreri  l’accusa aveva chiesto 3 anni e 6 mesi e multa di 1500 euro), il giudice ha disposto quattro anni di reclusione. Quattro anni anche per Santi Sorrenti (richiesta 3 anni e 7 mesi e multa di 1600 euro), Andrea Consolo (richiesta 3 anni e 8 mesi e multa di 1700 euro), Carmelina David (richiesta 4 anni e 1 mese e multa di 2100 euro), Angelo Burrascano richiesta (4 anni e 3 mesi e multa di 2300 euro), Nicola Crisafi (richiesta 4 anni e 10 mesi e multa di 3100 euro) e Pio Amedeo (richiesta 4 anni e 7 mesi e multa di 2800 euro).

Pena aumentata rispetto alla richiesta per Piero Adamo e Nicola Cucinotta: per entrambi condanna a quattro anni e otto mesi, a fronte di una richiesta da 4 anni e multa di 2000 euro, e per Giovanna Crifò, che a fronte di una richiesta per 4 anni e mezzo e multa di 2600 euro, ha ricevuto una condanna a quattro anni e dieci mesi.

Condanna più mite, rispetto alle richieste, per Carlo Abbate, Santi Zuccarello e Benedetto Vaccarino: quattro anni e mezzo invece di, rispettivamente, 4 anni e 9 mesi e multa di 3000 euro, 4 anni e 11 mesi e multa da 3200 euro, e 5 anni e multa da 3500 euro. Condannati a 4 anni e 3 mesi Paolo David e Fabrizio Sottile, per i quali in sede dibattimentale le richieste del pm erano state di 4 anni e 9 mesi e multa di 3000 euro, e 4 anni e 8 mesi e multa di 2900 euro.

Per Libero Gioveni e Nora Scuderi, Massara aveva chiesto l’archiviazione: il collegio invece ha disposto una reclusione di tre mesi per entrambi, oltre spese, risarcimento in sede civile e provvisionale, come per tutti gli altri imputati.

Subscribe
Notify of
guest

1 Comment
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
trackback

[…] La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado nel processo “Gettonopoli”, che riguardava i gettoni di presenza presi dai consiglieri […]