MESSINA. Si inaugura oggi alle 18, presso Spazioquattro (via Ghibellina 120), “Genealogie d’arte”, la singolare collettiva che vede insieme Josè, Emiliano e Lorenzo Martino, uniti non solo dal legame di parentela padre/figli, ma anche da un’idea del dipinto che diventa uno spazio in cui l’immagine non appare mai immediata, bensì il risultato di velature storiche, iconografiche e culturali, declinate con linguaggi, tecniche e supporti differenti (tele, stampe, olio, digitale, materiali di recupero). Infatti, se in Josè Martino la pittura si configura come una superficie stratificata, un luogo di sedimentazione del tempo e della memoria, in Emiliano la figura è progettata e resa iconica, diventando contemporaneamente protagonista, simulacro e reliquia laica, mentre, in Lorenzo, l’immagine assurge a vero e proprio ipertesto culturale, che concettualmente, attraverso disegno, geometria e astrazione, coniuga mito, storia dell’arte, architettura, iconografie religiosa e profana. Un altro elemento che sembra accomunare fortemente Josè, Emiliano e Lorenzo è l’atteggiamento rigoroso (e rispettoso) nei confronti della tradizione e del presente, declinato con un modus operandi da cui nascono testi che appaiono, a chi scrive, di grande complessità e con più chiavi di lettura.

Presentata da Daniele De Joannon, la mostra chiuderà i battenti il prossimo 10 gennaio.

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