MESSINA. A che punto è il risanamento di Fondo Fucile? Si comincia a vedere la fine del tunnel, con lo stanziamento dei fondi necessari e la conclusione della gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori alla ditta. Adesso manca solo la verifica da parte del Comune di Messina dei documenti all’impresa che si è aggiudicata l’intervento, dopodiché, se tutto ok, dovrebbero partire i lavori.

Nel frattempo, però, come già successo in altre baraccopoli, dopo la consegna delle chiavi all’ultima famiglia del rione, in questo caso avvenuta lo scorso 5 luglio (qui il link), l’intera area si è trasformata in una discarica a cielo aperto. Con la conclusione dello sfollamento delle baracche, infatti, la zona versa in stato di degrado, abbandonata in attesa che le ruspe gettino al raso le costruzioni abusive.

Anche nelle altre zone della città era successa la stessa cosa: liberate le baracche dai cittadini, a seguito del rilascio di un appartamento, diventavano aree dove gettare l’immondizia e dove, addirittura, si dava fuoco ai sacchetti di spazzatura.

A fare chiarezza sulle tempistiche del risanamento a Fondo Fucile è l’assessore Salvatore Mondello: «La gara è stata completata. Adesso c’è la verifica dei documenti all’impresa che ha vinto i lavori e subito dopo il loro inizio». Non si ha ancora un cronoprogramma di avvio dei lavori in quanto prima è necessario verificare i documenti della ditta:«Non sappiamo se la ditta sia in regola», spiega sempre Mondello.

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