MESSINA. Il regolamento per la democrazia partecipata del comune di Messina va cambiato. È la proposta che è partita dal “Comitato Villetta Sanò”, vincitore del processo di democrazia partecipata 2022 con un progetto che prevede la realizzazione di una villetta per bambini di fronte alla scuola di Torre Faro da intitolare a Giuseppe Sanò, ex consigliere di quartiere, scomparso prematuramente nel maggio del 2020, col sostegno di Spendiamoli insieme, il progetto di monitoraggio civico sul buon uso dei fondi per la democrazia partecipata in Sicilia dell’associazione Parliament Watch. Fondi che a Messina ammontano a circa 110.000 euro ogni anno e che il Comune è obbligato a utilizzare coinvolgendo la cittadinanza nella scelta di azioni di “interesse comune”. Perchè si chiede la revisione del regolamento? Secondo il Comitato, la versione in uso, votata in consiglio comunale del 2019 su iniziativa del M5S e della consigliera Cristina Cannistrà, non è più in linea con il quadro normativo regionale: “Il processo messinese si sviluppa ogni anno in un inter “accorciato” che non è convincente – spiegano da Spendiamoli Insieme – In pratica esiste una sola fase che tiene insieme sia la proposta che la votazione. Il Comune pubblica un avviso e i proponenti, oltre a progettare, devono contemporaneamente fare in modo che le persone interessate rispondano all’avviso presentando lo stesso progetto. Nel 2022 l’iter è partito a luglio, con la pubblicazione dell’avviso a presentare proposte entro il 30 settembre. Il 15 novembre 2022 l’ufficializzazione dell’esito: 639 persone hanno presentato 39 progetti, attinenti a cinque aree tematiche. Il progetto promosso dal Comitato è risultato il più “proposto”, con 358 persone a presentarlo. Al netto del fatto che è contrario alla legge riunire in una unica fase la proposta e la votazione, salta all’occhio che su 39 progetti, 29 sono stati proposti (e dunque votati, nell’accezione messinese) da un solo cittadino. E che su una popolazione di circa 230.000 abitanti, solo in 639 hanno “partecipato”. Questi numeri sono indicatori chiari di un processo inefficace”, concludono. Come si ovvia? La modifica al regolamento contempla una fase per cui, al termine della fase di raccolta e ammissibilità delle proposte, il Comune dovrà pubblicare tutte le proposte ricevute nella apposita sezione dedicata del proprio sito web. La fase successiva è quella del voto, e si apre con la convocazione, da parte del Comune, di un’assemblea per permettere ai soggetti proponenti di presentare pubblicamente la propria proposta progettuale. La votazione delle proposte ammesse spetta alla cittadinanza, che deve essere messa nelle condizioni di esprimere una singola preferenza. La votazione servirà a stabilire la graduatoria dei progetti finanziabili. Sono ammessi a votare anche i soggetti non residenti che, all’atto della registrazione del voto, dimostrino la sussistenza di un collegamento stabile e non occasionale con il territorio del Comune di Messina, ossia attività lavorativa, frequenza di ciclo scolastico e/o universitario e/o di altro corso di formazione, partecipazione effettiva ad attività sociali e/o di volontariato,

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