MESSINA. Finisce con l’assoluzione il processo nei confronti dell’ex amministratore delegato dell’Ato 3 Salvatore La Macchia di altre quattro persone, rappresentanti legali di cooperative sociali che dovevano rispondere, a vario titolo, di falso e truffa. Salvatore La Macchia è stato assolto con le formule “perché il fatto non sussiste” e perché il fatto non costituisce reato. Assoluzione anche per Giuseppe Pernicone, Cristina Carrubba e Giuseppe Calareso perché il fatto non sussiste per un capo d’imputazione. Non doversi procedere per quinta persona nel frattempo defunta. La sentenza è del giudice monocratico Fabio Pagana.

Il processo ruotava attorno alla mancata presentazione del Durc, il certificato di regolarità contributiva che attesta la regolarità contributiva dei lavoratori nelle convenzioni stipulate tra Ato 3 e alcune cooperative sociali per l’affidamento di servizi  nel periodo compreso tra il 2006 ed il 2007. Hanno difeso gli avvocati Alessandro Billè, Carmelo Scillia, Nunzio Rosso

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