MESSINA. Focolaio covid tra i vigili urbani di Messina, i sindacati chiedono interventi rapidi e maggiori garanzie. “Sono cinque i casi covid accertati negli ultimi giorni, e altrettanti in stato febbrile e isolamento fiduciario”, spiega Tanino Giordano del Csa in una nota inviata al direttore generale Federico Basile, al dirigente alla Polizia Municipale Francesco Aiello, all’assessore Massimiliano Minutoli che ha delega alla sicurezza nei luoghi di lavoro, e alla dirigente Antonella Cutroneo quale responsabile del servizio di protezione e prevenzione, in cui, dalle informazioni da lui assunte in qualità di rappresentante lavoratori per la sicurezza nei luoghi di lavoro, spiega che “nelle ultimissime ore, il numero dei casi covid accertati attraverso tampone rapido sia salito ulteriormente sommando altre 2 unità alle 3 precedenti ed altre 7 unità nelle prossime ore si sottoporranno a tampone. Registrati inoltre diversi casi di malattia in stato febbrile ed altri ancora in isolamento fiduciario per casi covid accertati nell’ambito familiare”. Nonostante questo, continua Giordano, “non si hanno ad oggi notizie in merito al tracciamento obbligatorio ed indispensabile per azzerare o quantomeno ridurre i contatti arginando il pericolo”

Secondo il sindacalista, quindi, “corre l’obbligo inoltre di effettuare nell’immediatezza la sanificazione programmata e costante di tutti gli ambienti, uffici, spogliatoi, centrale operativa, sezioni, auto di servizio, corpi di guardia, è indispensabile fornire costantemente DPI certificati, guanti e gel Disinfettante, mascherine ffp2, programmare per tutto il personale tamponi rapidi con cadenza settimanale nonché la programmazione per la somministrazione della terza dose di vaccino nelle ore di servizio. Pare superfluo evidenziare la necessità e l’urgenza di ridurre al minimo i contatti limitando le presenze e privilegiando ove possibile lo smart working”, conclude la nota

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