Per due giornate le principali testate nazionali hanno raccontato il tremendo temporale in Lombardia, ma per raccontare del Meridione, della Sicilia a fuoco, tra disagi aeroportuali e città senza luce e senza acqua, abbiamo dovuto attendere delle tragiche morti e un capoluogo in fiamme. Ecco. Riepiloghiamo, con il distacco di chi vive lontano, e le notizie, oltre che da familiari e amici, le apprende dalla stampa nazionale.

Tra lunedì e martedì notte sono iniziati a divampare gli incendi a Messina. Nelle stesse ore a Catania, dove uno degli scali aeroportuali più trafficati d’Europa è chiuso per un incendio da più di una settimana, manca acqua e luce in molti quartieri. A Palermo, invece, la collina nei pressi dell’aeroporto Punta Raisi, secondo scalo siciliano, prende fuoco e per una mattinata si ferma e poi riprende il traffico aereo. Ma la notizia d’apertura dei giornali è rimasta per due giorni il devastante temporale in Lombardia.

Anche questo, anche il tipo e l’oggetto dell’informazione rientra nella questione meridionale. Perché non è più tollerabile un’informazione parziale che miri a sensibilizzare l’opinione pubblica dei disastri del Nord bello e produttivo il Sud esotico (per le vacanze dei settentrionali) e cattivo e non produttivo, viene ridimensionato a brevi e poco curati servizi o a sottotitoli in prima pagina. Ma cosa vogliamo? È colpa solo nostra, della nostra cultura, del nostro essere poco efficienti se non siamo ai ritmi del Nord. Noi esistiamo solamente come meta turistica. Anzi, con l’aeroporto internazionale di Catania fuori uso, probabilmente non esisteremo neanche in quel campo. D’altronde, finita la bella stagione, i siciliani non esistono. La Sicilia non esiste. Come se, terminati i flussi turistici, noi non avessimo bisogno dell’acqua, dell’elettricità, dello spostarsi da un posto all’altro, di non vedere i nostri appartamenti e le case bruciate dalle fiamme degli incendi appiccati nella notte.

P.s. E dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, non è arrivato alcun annuncio pubblico (se non nelle ultime ore), alcuna soluzione al disastro di Catania. Dimostrando che per lui il Sud è una terra dove fare solamente mastodontici annunci di opere pubbliche (Ponte sullo Stretto compreso), non accorgendosi del deserto attorno alle sue cattedrali.

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