MESSINA. Stefano Argentino, il ventisettenne da ieri mattina in stato di fermo per l’assassinio della 21enne Sara Campanella, ha confessato il delitto e i fatti che gli vengono contestati. Lo ha spiegato il legale, l’avvocato Raffaele Leone, secondo il quale Argentino però non avrebbe spiegato cosa lo ha spinto ad aggredire la ragazza. La confessione è arrivata al termine dell’interrogatorio di garanzia: il gip ha convalidato la misura di fermo. Come riporta Sky Tg 24, il ventisettenne indagasto per il femminicidio della collega di università, ha “manifestato sempre il suo interesse per Sara e di essere stato ricambiato dalla ragazza anche se ha sostenuto che non erano mai arrivati a fidanzarsi”, ha scritto il sito, citando l’avvocato. Durante l’interrogatorio Argentino non ha parlato delle motivazioni del suo gesto, e non ha risposto sull’arma utilizzata. “Ha lasciato capire che l’ultima discussione ha scatenato l’aggressione ma non ha dato particolari. Era lucido ma molto frastornato dalla vicenda”, ha concluso l’avvocato Raffaele Leone, che ha rinunciato al mandato dopo l’interrogatorio di garanzia essendo un civilista e non un penalista.