MESSINA. Si è concluso con una riduzione di pena, 24 anni invece dell’ergastolo, il processo di appello (il secondo, dopo l’annullamento del primo da parte della Corte di cassazione) a carico di Cristian Ioppolo, per l’uccisione di Alessandra Musarra, avvenuta il 7 marzo del 2019 a Santa Lucia Sopra Contesse. Il ragazzo, subito sospettato e che poi ha ammesso la paternità del delitto, era stato condannato all’ergastolo nel maggio 2022 dai giudici della corte d’assise d’appello di Messina (che avevano anche disposto il risarcimento alle spese delle parti civili). Nel settembre 2023, però, la Cassazione aveva annullato la condanna all’ergastolo rinviando ad un nuovo giudizio (quello che si aprirà oggi) per valutare la sussistenza dell’aggravante dei cosiddetti “motivi abietti e futili”. La rideterminazione della pena è avvenuta “su concorde richiesta delle parti”, spiega la sentenza.

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