MESSINA. È stato varato dal Comune di Messina il piano di contrasto alla “Fauna molesta” (zanzara tigre, ratti, blatte, ecc..), in attuazione all’atto di indirizzo dell’assessorato all’Ambiente del 2016.

Fra  gli elementi sostanziali del Piano: tre ordinanze sindacali, il coinvolgimento dei cittadini e di alcuni soggetti pubblici (Amam, Iacp, Messinambiente, dipartimento Cimiteri e Verde), l’affiancamento alla ditta specializzata da parte dell’esiguo personale comunale addetto alla disinfestazione, una responsabilizzazione maggiore delle società partecipate a garanzia di un servizio più efficace nello spazzamento, scerbatura e raccolta dei rifiuti, la proposta di un protocollo d’intesa con l’Università di Messina.

Le ordinanze firmate nei giorni scorsi dal sindaco, Renato Accorinti, frutto del confronto di tavoli tecnici promossi dall’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, in collaborazione con l’Asp, riguardano i piani di derattizzazione, deblattizzazione e la lotta alla zanzara tigre. Filo conduttore dei tre atti sindacali nella lotta alla “fauna molesta” è il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati, per la prevenzione dei rischi che gravano su igiene e salute pubblica, derivanti dall’infestante diffusione di blatte, ratti e zanzare. Le ordinanze evidenziano la necessità di una sinergia tra l’attività dell’Amministrazione comunale e quella svolta dai cittadini ed altri Enti pubblici per il conseguimento di risultati apprezzabili.

Nello specifico il Comune provvederà con i propri mezzi alla derattizzazione, disinfestazione e disinfezione degli immobili e delle aree di propria pertinenza, avvalendosi anche di ditte specializzate per uno o più cicli di intervento; tutti i proprietari e tutti i titolari di diritti equipollenti, di beni immobili pubblici e privati nonché, per gli spazi in condominio e comunque di uso comune e tutti gli Amministratori immobiliari, devono provvedere alla derattizzazione e deblattizzazione dei luoghi e degli spazi che di norma sono ricettacolo di ratti e blatte; i proprietari, i titolari od i gestori delle attività più a rischio di infezione murina o di blatte (negozi, magazzini di generi alimentari, aree mercatali, bar, ristoranti, alberghi, macellerie, pollerie, pescherie, panifici, allevamenti di pollame, conigli e simili, ecc..), oltre ai normali cicli di derattizzazione e deblattizazione, devono tenere monitorati costantemente i locali e le aree di loro pertinenza ed eventualmente intensificare gli interventi. Gli interventi di deblattizzazione devono essere effettuati dall’entrata in vigore dell’ordinanza al 31 ottobre realizzando minimo due trattamenti; almeno tre nell’arco di un anno invece i trattamenti derattizzanti ad intervalli non inferiori a 120 giorni.

 

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