MESSINA. Non c’è pace per il borgo di Torre Faro, in cui per razionalizzare la viabilità non bastano isole pedonali, parcheggi, navette e… le polemiche che ogni anno inevitabilmente accompagnano la pedonalizzazione (di una piccola parte del borgo, per tre sere alla settimana, per otto ore). Ieri sera, l’ennesimo episodio che ha visto una navetta dell’Atm bloccata da un’auto in sosta vietata in via Gustavo Barresi, con le auto bloccate per lunghissimi minuti nella traversina che sbuca direttamente davanti al Pilone, con fila che cominciava dalla via Lanterna. La rimozione dell’auto, portata via dal carrattrezzi dell’Atm, è stata fortemente contestata dalla proprietaria dell’auto, che sosteneva che ci fosse spazio perchè l’autobus passasse: la particolarità della via Barresi è la presenza contemporanea delle strisce blu sul lato destro della strada, ma anche del divieto di sosta in entrambe i lati. Le strisce blu, spiegano i residenti, risalgono a due anni fa, e nonostante non siano più in vigore, sono rimaste sull’asfalto, favorendo confusione e “furbetti”. L’episodio, ovviamente, ha fatto saltare i nervi di chi nella strada ci vive, e non si sono contati i battibecchi, che hanno coinvolto anche gli incolpevoli addetti dell’Atm. Ad aggiungere ulteriori problemi, c’è stato un blackout lungo tutta la via Salvatore Arena, in cui di recente è stata introdotta la sosta a pagamento: la strada, dal ristorante La Risacca dei due mari, fino al lungolago e da lì fino all’intersezione con la statale 113, è rimasta al buio da dopo le 21.30, causando grossi disagi a chi aveva posteggiato in zona (la luce è tornata prima delle 23). Come se non bastasse, l’annoso problema dei parcheggi nel borgo (nonostante gli stalli alle Torri Morandi fosserò pressochè tutti vuoti) è stato risolto in maniera… casalinga dai furbetti: adibendo arbitrariamente a posteggio l’area accanto all’ex Seaflight (oggi demolita), che ovviamente parcheggio non è. Per arrivarci, gli automobilisti ed i motociclisti non hanno trovato di meglio che utilizzare la stradina accanto al parco Horcynus Orca, in cui mesto troneggia il cartello “passerella accessibile”, la pedana di legno e plastica grazie alla quale i disabili potevano arrivare fino in spiaggia. Per far accedere le auto al parcheggio (che parcheggio non è) è stata divelta. (EDIT: non è mai stata rimpiazzata da parte del Comune, che ogni anno la smonta a fine stagione balneare)

 

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Salvatore
Salvatore
3 Luglio 2022 16:50

Volevo solo dire che l’operatore che si vede in foto non ha messo i carrellini alla ruote posteriori ed essendo che c’era il freno a mano inserito una volta alzata la vettura l ha portata via. Dico questo perché quando è passato dal pilone abbiamo notato una puzza di copertone e invece era il carroattrezzi che trascinava via la macchina con le due ruote che sforzavano sui freni facendo uscire fumo