MESSINA. Valorizzare il territorio attraverso l’arte, la cultura e la salvaguardia dell’ambiente. È la sfida del progetto “Farisusu” di Andrea e Federica, due giovani Siciliani di 30 anni che hanno passato anni all’estero a specializzarsi in energie rinnovabili e turismo sostenibile. Adesso sono tornati a casa per realizzare il loro sogno e contribuire alla crescita della comunità messinese, generando bellezza attraverso un luogo nel quale far convivere socialità, arte, cultura, ambiente e natura: una casa costruita tra l’800 e il ‘900 a Faro Superiore, coinvolgendo anche tutta la campagna intorno. Per farlo anche chiesto l’aiuto alla città di Messina, lanciando una campagna di crowdfunding a cui è possibile contribuire donando a questo link e realizzare il progetto di riforestazione, completando anche la residenza e il laboratorio creativo in bioedilizia. Qui il video di presentazione del progetto.

«Farisusu nasce dal desiderio di voler contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio arricchendo l’offerta turistica e culturale locale per offrire un’esperienza unica ed innovativa – spiegano i due giovani – L’offerta turistica è spesso slegata dalle caratteristiche che rappresentano il vero valore di un territorio che affondano le radici in natura, cultura e bellezza. Il visitatore non è incoraggiato a instaurare un rapporto con il luogo vivendo e condividendo il tempo e lo spazio lentamente, in simbiosi con il contesto che lo circonda».

«Farisusu è un progetto di turismo sostenibile che gravita attorno all’ospitalità di artisti in residenza che contribuiranno alla creazione di un museo a cielo aperto immerso nella campagna peloritana – continuano – È un luogo dove sviluppare arte, cultura e coinvolgere la comunità attraverso eventi, workshop e corsi, in piena sintonia con la natura. Nasce attorno alla riqualificazione di una casa costruita tra l’Ottocento ed il Novecento, sopravvissuta al terremoto del 1908 che ha devastato gran parte della città e le cui conseguenze socio-culturali si ripercuotono ancora. Si è superato lo stato di abbandono in cui versavano l’immobile e la campagna circostante destinata alla cementificazione, che avrebbe portato ad incrementare la fragilità di un territorio già a forte dissesto idrogeologico. Gli si è dato un nuovo volto: un luogo dove generare creatività e connessioni circondato dalla macchia mediterranea e da un paesaggio unico che permette di ammirare lo Stretto di Messina, uno scenario intriso di storia, miti e leggende, unico a livello paesaggistico e naturalistico. È il luogo stesso ad aver comunicato la sua vocazione, noi siamo solo i suoi custodi».

«I nostri gesti e le nostre azioni, gli alberi che abbiamo piantato e che pianteremo, i contributi degli artisti lasceranno un segno nel tempo impattando sulle generazioni future – concludono – L’arte è il più forte catalizzatore di cambiamento. Raggiungendo il 70% del budget, cioé 7.000€, riusciremo a realizzare il progetto di riforestazione ed a completare la residenza e laboratorio creativo in bioedilizia.».

Foto copertina di Farisusu

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