MESSINA. Dopo la notizia sulla pubblicazione dell'”avviso per l’avvio del procedimento per vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità” da parte della Stretto di Messina, il popolo no ponte reagisce con un presidio davanti al Palacultura.
“Il comitato Noponte Capo Peloro – si legge in una nota – aveva già indicato un percorso da seguire insieme con gli espropriandi, in vista proprio della pubblicazione dell’avviso d’esproprio, in occasione dell’assemblea ‘Siamo tutti espropriandi’ del 16 Marzo scorso.
Saremo pertanto presenti a partire da lunedì 8 aprile alle ore 15.00 davanti al Palacultura sul viale Boccetta (dove si accinge ad aprire uno sportello informativo la Stretto di Messina), per fare controinformazione, supportare i cittadini e le cittadine che si rivolgeranno agli sportelli della Società e contrastare l’ennesimo inganno a danno del territorio. Sarà l’occasione per coordinare la futura offensiva legale con la quale intendiamo sommergere di ricorsi la Stretto di Messina e denunciare ogni violazione di legge. Al riguardo evidenziamo che la legge n.58/2023 prevedeva all’art.3 bis che entro il mese di giugno 2023 doveva essere adottato un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti che prevedesse, riguardo alle procedure espropriative, un cassetto virtuale ed un fascicolo virtuale per favorire l’accesso agli atti degli interessati e garantire pubblicità e trasparenza delle procedure. Ebbene di tutto questo non c’è traccia aggiungendo l’ennesima violazione della stessa legge che loro si sono dati.
Basta con le comunicazioni ingannevoli, fuorvianti e non trasparenti sul progetto ponte, basta con le violazioni della Costituzione e della normativa vigente, lo Stretto non si tocca e lo difenderemo con la lotta”.
Ben detto, NO PONTE SEMPRE TUTTA LA VITA, lo stretto non si tocca.
Perfettamente d’accordo
Ma ci rendiamo conto che questo pazzo di Salvini vuole realizzare un’ opera irrealizzabile sotto l’aspetto tecnico strutturale,esiste una faglia molto pericolosa per i sismi, sia per i venti, e ancor peggio il ponte non potrà’ mai reggere su due piloni, per una distanza di tre KM e500metri .Non ci saranno materiali idonei che potranno mai reggere milioni e milioni di carichi.L’interesse e’ solo el
Il ponte è il cavallo di Troia di Salvini, e una struttura mangia soldi. Per le spese di manutenzione annuali la regione deve sborsare ogni anno milioni di euro togliendo soldi per risolvere altre urgenze quali: autostrade, ferrovie, porti, invasi per acqua, messa in sicurezza del territorio il ponte una struttura per foraggiare politici è è è mafiosi. No no è no Ponte
Il ponte il sogno maledetto di Salvini. Lo scopo e di togliere risorse alla Sicilia e fare restare i suoi abitanti nella morsa degli industriali del nord. No ponte no ponte sveglia Sicilia! Tutti insieme possiamo farcela.