MESSINA. Elly Schlein del Pd, Angelo Bonelli dei Verdi e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana proporranno un esposto presso la procura di Roma con richiesta di apertura di un’inchiesta sul ponte sullo Stretto di Messina.
Lo hanno annunciato i tre politici durante una conferenza stampa, spiegando che in realtà la ricjhiesta risale a una decina di giorni fa, ma è stata presentata oggi. A spiegarne i motivi è stato Bonelli. “Il governo ha deciso con un decreto la caducazione del contenzioso con il consorzio Eurolink per 700 milioni – spiega il deputato – Lo stato italiano aveva già vinto in primo grado, ma il governo ha deciso di rinunciare al contenzioso, mentre Eurolink non ha presentato alcun tipo di rinuncia. Poi sia il governo che la Stretto di Messina Spa hanno ritenuto di non dover rendere pubblici documenti ufficiali espressamente previsti dal decreto 35/23, fondamentali per capire progetto e procedure: la relazione sul progetto della Stretto Spa è stata negata a dei parlamentari in quanto documenti riservati: come possono essere riservati documenti che impegnano lo stato per 14,6 miliardi di euro?”, conclude il rappresentante dei Verdi.
I tre hanno spinto molto anche sulla mancanza di trasparenza. “Dal viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami di Fratelli d’Italia abbiamo appreso, durante un question time, che la relazione sul progetto è stata presentata il 30 settembre 2023, mentre l’atto negoziale (attraverso il quale la Stretto dava mandato ad Eurolink di fare il progetto) è stato sottoscritto un giorno prima, mentre il 30 settembre è stata presentata la relazione. La cosa suscita forti interrogativi sulle procedure”, spiega ancora Bonelli.
“Il progetto è anacronistico, dannoso e dispendioso – ha invece dichiarato Elly Schlein – Abbiamo deciso di firmare insieme un esposto per avere chiarezza, perchè sono stati negati dei diritti a noi parlamentari d’opposizione”.
Di “Idea malsana dello sviluppo. Appare evidente che ci siano profili di opacità”, ha parlato Nicola Fratoianni
