MESSINA. Da cento anni in Sicilia non pioveva così poco nel secondo semestre: lo dicono i dati raccolti dal Sias, il servizio informativo agrometeorologico siciliano, secondo i quali il periodo luglio-dicembre è stato scarso di precipitazioni come non accadeva dal 1921, e questo potrebbe prefigurare una limitata disponibilità idrica futura, se le precipitazioni invernali non consentiranno una significativa riduzione del deficit pluviometrico (come secondo l’Amam sta accadendo a Messina).

“l mese di dicembre ha fatto registrare per il quarto mese consecutivo pesanti deficit negli accumuli pluviometrici, determinando una situazione per alcuni versi del tutto inedita, anche a confronto con i gravi periodi di siccità degli anni ’70 e ’80 e con quello del 2002″, spiegano i tecnici dei Sias. “Secondo l’analisi delle serie degli annali idrologici, mai infatti in Sicilia dal 1921 le precipitazioni erano state così scarse nel secondo semestre dell’anno, risultando, come media regionale, inferiori anche a quelle della grave siccità del 1977. Se attualmente il deficit non risulta così grave nei bilanci pluviometrici a medio termine, è solo grazie alle anomale piogge dei mesi di maggio e giugno“.

Secondo il Sias, “Il mese di dicembre ha fatto registrare un accumulo medio regionale stimato in 30 mm, per effetto di sole tre perturbazioni degne di nota, oltre ad una serie numerosa di eventi poco significativi, legati per lo più al transito di masse d’aria blandamente instabili”. Tutte le stazioni della rete SIAS, con la sola eccezione di Pantelleria, hanno registrato accumuli inferiori alla norma del periodo, con lo scarto percentuale più accentuato, -96%, presso la stazione Agira.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments