MESSINA.  Arrivano le prime reazioni all’intervista rilasciata al quotidiano “La Sicilia” dal sindaco Cateno De Luca, che ha ribadito la sua intenzione di volersi candidare alla Presidenza della Regione. Una decisione che comporterebbe anche le sue dimissioni da sindaco di Messina, che avrebbero già la data del prossimo marzo 2022. A commentare il possibile scenario, tutto da confermare, è l’associazione”Radici”, in una nota, riportata integralmente di seguito:

«Ora è ufficiale anche la data, marzo 2022. Con più di un anno d’anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato da Sindaco di Messina prevista per giugno 2023.  Tredici mesi nei quali la città si troverà necessariamente senza un Sindaco e costretta a subire l’ennesimo periodo di gestione commissariale della sua storia recente, prima di poter scegliere un nuovo Primo Cittadino.  Ora ci chiediamo che male abbia mai fatto MESSINA per trovarsi perennemente nella medesima condizione di una bella, bellissima donna, mai veramente amata fino in fondo, ma spesso sedotta (più a parole che a fatti) e abbandonata. Se da una parte onestà intellettuale ci porta a riconoscere ed apprezzare i meriti (non i “miracoli” politici che si decantano) di questa amministrazione ed i risultati raggiunti, specie se rapportati al quinquennio amministrativo precedente, dall’altro non può passare inosservata l’ennesima promessa fatta alla città e non mantenuta, almeno così sembrerebbe dalle dichiarazioni del Primo Cittadino. In campagna elettorale ed anche successivamente più volte il Sindaco De Luca, che per la verità mai aveva nascosto di sognare ed ambire alla Presidenza della Regione, aveva indicato in 10 anni (due mandati) il tempo necessario per far definitivamente decollare Messina, per garantire alla città un vero salto di qualità…certo per il secondo mandato sarebbe servito nuovo consenso elettorale, ma la promessa era proprio quella di governare la città per 10 anni e non certamente per poco più di 3 anni e mezzo. Che Cupido non avesse mai scagliato la freccia e che Messina fin da subito avesse rappresentato solo un luminosissimo trampolino di lancio per il Sindaco Cateno, lo avevamo intuito da un bel pezzo, ma sinceramente da Messinesi (a differenza sua) …. Noi riteniamo un po’ troppo irrispettoso lasciare il proprio ruolo dopo poco più di 3 anni e mezzo (giugno 2018 – marzo 2022). Noi riteniamo un po’ troppo irrispettoso che di questi 39 (se marzo 2022 sarà…) mesi almeno una decina siano stati dedicati a campagne elettorali che nulla centravano con la Città, se non per ottenere da questa la necessaria spinta elettorale. Prima le elezioni Europee ed il tour per i paesi della Città Metropolitana, che da SINDACO METROPOLITANO, deve certamente essere fatto, ma non si capisce bene perché proprio in quel periodo, poi quella in atto partita ancor più da lontano (ricordiamo che manca ancora più di un anno alle elezioni Regionali) per la Presidenza della Regione con dulcis in fundo la comunicazione della data di dimissioni annunciata come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. In mezzo una miriade di episodi di curiosi, e antipatici “tira e molla” con tanto di dimissioni minacciate o presentate e poi ritirate, a volte anche sul gong dei 20 giorni previsti per l’esecutività dalla legge. Non importa il motivo, importa l’impatto emotivo di tale minaccia su chi ha creduto in un programma e lo ha votato. Un vero Sindaco s’innamora della propria Città, non la sacrifica per nulla al mondo, le sta lontano con nostalgia, ne cura dettagli e particolari (specie quelli che non finiscono sulle prime pagine dei giornali), non vorrebbe mai allontanarsi da lei, la considera il posto e la missione più belli del mondo, e soprattutto mantiene le promesse. Cosa vorremmo …? Certamente non che il Sindaco ritiri la paventata propria candidatura alla Presidenza della Regione, le sue dinamiche politiche a noi non interessano. Vorremmo soltanto sin da subito chiarezza, vorremmo che neanche un minuto venga sottratto alle tantissime e difficili vicende della città e soprattutto vorremmo che da domani si prometta soltanto ciò che si può mantenere, insomma per usare un’espressione cara al Signor Sindaco,  “Messina non è lo scendiletto di nessuno” …. ma proprio nessuno».

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