MESSINA. La nomina di un commissario ad acta a Palazzo Zanca per l’assegnazione delle competenze alle circoscrizioni e l’impugnativa degli atti amministrativi con cui la Giunta comunale intende affidare a soggetti esterni il rilascio delle certificazioni anagrafiche. È il contenuto di un’interrogazione urgente presentata al Governatore Nello Musumeci e all’assessore per le autonomie locali Bernadette Grasso dal deputato regionale del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca, che già lo scorso 15 gennaio aveva chiesto l’applicazione dell’articolo 5 della legge regionale 11 del 2015 entro i termini fissati per legge, ormai scaduti.

«Stando alla normativa vigente – spiega il portavoce pentastellato – l’assegnazione delle competenze sul decentramento amministrativo ai quartieri è prevista entro 180 giorni dal rinnovo dei consigli di circoscrizione. Si tratta di un principio costituzionale che finora è rimasto inattuato malgrado i ripetuti solleciti».

Ad intervenire sulla questione sono anche i consiglieri comunali e di circoscrizione, firmatari di un’interrogazione indirizzata al Sindaco e all’assessore Massimiliano Minutoli inerente la mancata applicazione della legge sul Decentramento Amministrativo e l’affidamento a soggetti esterni accreditati per il rilascio delle certificazioni anagrafiche.

Sotto la lente dei consiglieri, inoltre, «La chiusura di vari uffici circoscrizionali, l’assenza di risorse finanziarie per l’esercizio delle funzioni delle Circoscrizioni nel bilancio di previsione e i numerosi disagi patiti dai cittadini, a causa del totale blocco dei servizi erogati nei quartieri più popolosi della città».

«A tutt’oggi non solo non si è proceduto alla assegnazione delle dovute competenze, ma si sta al contrario procedendo al depotenziamento dei vari uffici circoscrizionali», spiegano i consiglieri, che fanno riferimento alla recente chiusura di due Centri Servizi (uno in zona Provinciale, III Circoscrizione, e uno in Via Cile, V Circoscrizione), e di un ufficio distaccato in Via Lago Grande (VI Circoscrizione), con conseguenti gravi disagi per i cittadini.

«Le determinazioni della Giunta – concludono – hanno comportato l’erogazione di servizi scadenti, inefficienti e inefficaci, causando ingenti disservizi ai cittadini, soprattutto ai meno abbienti e agli anziani, che con enorme dispendio di tempo e di risorse devono a rivolgersi alla sede centrale sia per le richieste di atti che per le richieste di intervento».

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