MESSINA. Raccogliere i frutti della nuova gestione dell’Amam e accertarsi della situazione dell’azienda a sei mesi dall’insediamento del CdA targato De Luca. Questo è stato l’intento guida del sindaco Cateno De Luca che ieri ha fatto irruzione nella sede del viale Giostra per valutare la situazione delle fontane, dell’aumento della distribuzione dell’acqua in città e delle code degli utenti alla sede centrale e che, al termine della perlustrazione, ha dato nuovi incarichi alla società di gestione dell’acqua.

Poco prima delle vacanze di Natale, nella conferenza stampa durante la quale l’ex dg Claudio Cipollini ha lasciato il suo incarico per motivi personali, era stato reso noto un piano di investimento da 149 milioni di euro stanziati per realizzare nel corso di tre anni diversi obiettivi volti al miglioramento del servizio.  Mantenuta la promessa della pubblicazione dei bandi per l’assunzione dei dieci esperti per dodici mesi e di altri ventotto profili a tempo indeterminato, adesso è un volto fiducioso quello di Cateno De Luca, che, con un tono completamento diverso rispetto a quello con cui prima irrompeva nelle società, a pochi mesi dal suo insediamento, guarda adesso all’Amam come a un bene da privilegiare e su cui investire.

Si parte dall’ottimizzazione degli sportelli, delle aree clienti e degli uffici decentrati. Con la riorganizzazione del personale attraverso le nuove assunzioni dovrebbe essere decentrata la presenza di front office sul territorio per diminuire le file nel plesso centrale e agevolare gli utenti. «Dietro concertazione con i presidenti di quartiere, e viste le richieste di alcuni di essi, si è deciso di avviare uno sportello decentrato presso una sede in area sud della città, per poi passare ad una turnazione giornaliera in altre aree», ha spiegato De Luca sulla sua pagina Facebook.

Con un contratto di servizio dovrebbe passare ancora all’Amam la gestione delle acque bianche e la manutenzione dei tombini e tolta, invece, al Dipartimento arredo urbano del Comune di Messina, la gestione delle fontane storiche della città, la maggior parte delle quali in stato di abbandono, incuria e sporcizia. Come riattivarle? Dopo l’avvio dei lavori di ripristino di diverse fontane dislocate su tutto il territorio messinese, attraverso una collaborazione con i presidenti delle circoscrizioni. «Voglio vedere zampillare l’acqua da tutte le fontane! – tuona ancora De Luca dalla sua pagina Facebook – Chiedo troppo?».

Ancora in divenire l’obiettivo acqua h24 che entro tre anni l’amministrazione De Luca vuole riuscire a ottenere cercando fonti di approvvigionamento alternative rispetto alla sola condotta di Fiumefreddo. Il “regalo di Natale” dell’Amam era stato quello già di ampliare a 14 ore al giorno la distribuzione nella maggior parte dei villaggi. Attualmente a ricevere l’acqua per 24 ore complete sono soltanto i villaggi di Cumia e Bordonaro. Fino al 30 aprile dal Policlinico al torrente Trapani i residenti ricevono un approvvigionamento idrico aumentato di oltre un’ora e mezza (dalle 5 alle 18.30) e da Viale Giostra alla riviera si riceve l’acqua fino alle 14, per un’ora in più rispetto al passato. Ma con i 2 milioni di euro previsti che l’Amam vuole investire per la ricerca di nuove fonti e la riduzione delle dispersioni di acqua nelle condotte per gli ottantaquattro agglomerati l’approvvigionamento dovrebbe essere sempre maggiore. A breve il risultato delle prime perforazioni effettuate.

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