MESSINA. Si è svolto lunedì 3 febbraio il Consiglio Comunale straordinario sul tema della crisi del commercio in città. A prenderne parte il Comitato Messina3s sviluppo, sostenibilità e sicurezza che ha proposto quattro punti, molto simili a quelli già proposti da Prima l’Italia. Lo stesso comitato ha proposto sei mesi fa un referendum per abrogare il Pums, il piano urbano della mobilità sostenibile che il comune di Messina ha approvato e che prevede ampie pedonalizzazioni e piste ciclabili in città
“Parcheggi di interscambio Sì, ma non restringendo arterie fondamentali e strategiche per la sicurezza e la viabilità cittadina – si legge in una nota riassuntiva di Gaetano Sciacca, presidente dell’associazione che ha preso parola durante la seduta- piste ciclabili Si, ma non nel centro urbano non essendoci le condizioni di sicurezza e utilizzabilità per la loro permanenza(per quelle già esistenti) e realizzazione ( per le nuove); centro commerciale naturale o isola pedonale Sì, ma aumentando considerevolmente i parcheggi che ne consentono l’utilizzo comodo e agevole; Ztl Sì, ma solo nella zona di Piazza Duomo. Improponibile in altre parti della città e del centro urbano e commerciale cittadino.Quindi in definitiva, per i ferventi sostenitori del green, siamo TUTTI convinti di volere una città a misura d’uomo, il problema sta nel come raggiungere tale obiettivo. Se perseguire ciò condividendo , concertando e parlando con la città o di contro usando l’arroganza e la protervia di chi vede solo il proprio punto di vista e non sa confrontarsi con chi la pensa in modo diverso. Questo è l’errore più grossolano che un’amministrazione può fare”