MESSINA. La notizia di un esposto contro le procedure per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina (integralmente visibile in calce a questo articolo) da parte di Elly Schlein del Pd, Angelo Bonelli dei Verdi e Nicola Fratoianni di Sinistra italiana, ha scatenato le reazioni dei favorevoli all’opera: per il comitato Ponte e libertà, che fa capo al senatore messinese della Lega Nino Germanà, “Ancora una volta la sinistra (o quello che ne resta) cerca di ottenere dai tribunali quello che non è riuscita a raggiungere con il voto democratico degli italiani”. “Questo esposto dimostra in modo chiaro, se ce ne fosse ancora bisogno, chi è per il progresso e ama la Sicilia e chi, viaggiando comodamente in Frecciarossa in Continente, obbliga i siciliani a spendere 6,5 miliardi l’anno in insularità, inquinando l’ambiente del quale si dicono paladini con aerei e navi per soli 3 km”, hanno aggiunto gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori del comitato.

L’esposto è stato depositato alla procura di Roma il 31 gennaio, e chiede che si faccia luce su aspetti che i tre proponenti lamentano siano adombrati da mancanza di trasparenza nelle procedure che il governo ha varato per permettere alla STretto di Messina Spa di andare avanti nella costruzione del ponte. Nell’esposto, soprattutto nella parte finale, sono presenti numerosi “omissis”.

 

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