MESSINA. Sembra esserci una vera gara di solidarietà nel donare mascherine ai presidi ospedalieri messinesi: dopo le numerose donazioni dei giorni scorsi, oggi anche la Raffineria Eni di Milazzo ha acquistato per l’Asp 30 mila mascherine chirurgiche, mentre l’Ordine degli architetti di Messina ha donato 50 maschere comprate alla Decathlon da poter convertire in respiratori.

“E’ con grande senso di riconoscenza che ringrazio pubblicamente i Responsabili della Raffineria ENI di Milazzo per avere voluto donare all’ASP di Messina 30.000 mascherine chirurgiche, di cui 15.000 per il distretto sanitario di Milazzo, e 15.000 mascherine FFP2 di cui 7.500 saranno utilizzate sempre per il personale di Milazzo. Con questa nuova disponibilità potremo dotare tutto il personale sanitario, anche convenzionato, dell’importante dispositivo di protezione individuale”, ha infatti dichiarato il direttore generale dell’ASP di Messina Paolo La Paglia.

Le maschere acquistate dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Messina, con il coordinamento dei propri delegati alla Protezione Civile, Saro Sardo e Stefano Milioti, sono state invece consegnate al Dipartimento di Ingegneria, il quale apporterà le necessarie modifiche affinchè siano trasformate in presidi sanitari per affrontare l’emergenza Covid-19.

“Sarà il coordinatore dell’emergenza sanitaria per il territorio provinciale di Messina Giuseppe Laganga Senzio (direttore generale del Policlinico di Messina), a determinare, sulla base delle necessità emergenziali da affrontare, come destinare le maschere tra i centri Covid del Policlinico, del Cutroni Zodda di Barcellona P.G. e dell’eventuale nuovo centro di S. Agata di Militello e di altri che dovessero essere attivati”, specificano in una nota gli architetti.
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