MESSINA. «Per rilanciare il turismo siciliano è fondamentale rilanciare le tante realtà virtuose ed innovative presenti sul territorio, con un sostegno mirato da parte delle istituzioni». È la richiesta avanzata da Valentino Nunzio, albergatore esperto in turismo nei borghi storici che chiede allo Stato, e specificatamente alla Regione, degli interventi mirati a sostegno dei borghi storici e un piano di marketing promozionale per incentivare gli “alberghi diffusi”. L’obiettivo è quello di promuovere la Sicilia autentica “a contagio zero” e i paesi che hanno saputo resistere al Covid-19, «in cui il distanziamento sociale risale alla notte dei tempi».

«Il turismo in Italia – spiega – vale il 13% del PIL nazionale. Soprattutto nelle regioni del Sud rappresenta il motore economico più importante e coinvolge un indotto che spazia in tanti settori, dall’edilizia all’artigianato. Non è facile fare turismo. La concorrenza, soprattutto dai Paesi emergenti, è molto forte ed impone continue valutazioni su dove e come posizionarsi sul mercato. Qui in Sicilia, considerata la positiva crescita di un turismo consapevole e rispettoso delle tradizioni e dell’immenso valore del patrimonio-storico culturale, ci sono stati alcuni lucidi visionari che hanno puntato sull’ospitalità diffusa», prosegue, citando come esempio gli alberghi diffusi di Castiglione di Sicilia e Gallodoro-Letojanni: attività a consumo di suolo 0 che coniugano turismo e sensibilità, contribuendo a tutelare e valorizzare gli antichi borghi sempre più in via di spopolamento», conclude l’albergatore.

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