MESSINA. Nonostante la revoca dell’uso dei locali da parte dell’Università, l’appuntamento con Aleksandr Dugin si terrà comunque. A renderlo noto, le associazioni organizzatrici “Città Plurale”, “Vento dello Stretto” e “Morgana”, che hanno però deciso di non intervenire con un comunicato stampa per non infiammare la polemica.

Proprio ieri, infatti, è intervenuta la “Fiap”, la Federazione Italiana Associazioni Partigiane chiedendo “un intervento delle autorità accademiche allo scopo di effettuare una valutazione di opportunità circa la presenza di Dugin all’interno dell’Ateneo”.

Dopo una riflessione da parte dell’amministrazione universitaria, stamattina vi è stato l’annullamento dell’incontro da parte dell’Università, che ha deciso di “prendere le distanze” e di non concedere alcun locale per l’evento.

Resta confermato l’orario dell’evento, alle 17, così come l’incontro con la stampa alle 16. Quanto prima verrà comunicato il luogo in cui si terrà la conferenza.

Il tema della tesi del filosofo sarà “Civitas, indentità e diversità”, inserito in un itinerario italiano di 11 tappe che hanno suscitato, una dietro l’altra, l’indignazione della penisola in quanto è accusato di essere il rigeneratore delle pulsioni ideologiche che animano rigurgiti neofascisti: “Il popolo come un nuovo concetto politico“.

“Il populismo mischia la richiesta di giustizia sociale con la domanda per il ritorno a valori conservatori, non è né di destra né di sinistra, semplicemente è antiliberale”, afferma Dugin.

Lo scrittore russo è autore della “Quarta teoria politica”, concetto elaborato per archiviare gli album del comunismo, del liberalismo e del fascismo, correnti che hanno caratterizzato il Novecento. “Per farlo è oggi necessario criticare radicalmente la modernità, superando anche l’ideologia dei diritti umani senza mai cadere nel fascismo o nel comunismo – ha dichiarato durante un’intervista – Tutte e tre le ideologie novecentesche sono occidentali, eurocentriche e moderne, io voglio invece riscoprire valori premoderni presenti nelle grandi civiltà sia orientali che occidentali”.

L’Italia è oggi l’avanguardia geopolitica portatrice della ‘Quarta teoria politica’. La formazione di un governo che unisca Lega e Movimento 5 stelle è il primo passo storico verso l’affermazione irreversibile del populismo e la transizione verso un mondo multipolare”, ha poi affermato durante la stessa intervista, commentando il governo italiano.

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