MESSINA. Personale della Forestale è al lavoro per riqualificare Villa De Pasquale, uno dei beni più preziosi di Contesse e di tutta la zona sud, ad oggi inaccessibile al pubblico. A darne notizia, sui social, è il presidente della Pro Loco Messina Sud Ivan Tornesi, che giorni fa aveva acceso i riflettori sulle condizioni in cui versa la villa e sulla necessità di riconsegnarla alla cittadinanza. «Mi hanno comunicato che si è trattato di un intervento di pulizia e scerbatura ad opera di lavoratori forestali regionali, come avviene ormai da qualche anno anche in altri siti culturali di proprietà della Regione Siciliana», spiega, ribadendo la necessità di pensare un piano di gestione sostenibile che consenta la riapertura al pubblico di uno dei beni simbolo dell’antica industria agrumaria messinese.

Ad occuparsi della villa, nei giorni scorsi, erano stati anche i portavoce del M5s Valentina Zafarana, Antonio De Luca, Andrea Argento e Paolo Scivolone, che il 22 ottobre hanno visitato gli ambienti interni ed esterni della villa insieme al direttore del MuMe Orazio Micali.

In stile neoclassico-liberty, la villa fu realizzata nel 1912 dall’imprenditore Eugenio De Pasquale, attivo nel settore agrumario, e rappresenta uno dei simboli dell’antica industria messinese legata alla trasformazione delle essenze sull’antica Via del Dromo, di cui rimangono ancora preziose testimonianze. Dopo decenni di abbandono, fu acquistata dalla Regione siciliana nel 1989 per poco meno di 4 miliardi di lire. Nel 2011 fu riaperta in occasione delle Giornate del Fai, per poi essere inaugurata nel 2016, dopo il completamento dei lavori di ripristino della villa e del parco, resi possibile grazie a un progetto finanziato con fondi europei. Circa undici mesi dopo quella data, ad aprile del 2017, fu consentito l’accesso gratuito al pubblico ogni mercoledì, una volta a settimana. Poi, con l’avvento della pandemia, i cancelli della Villa si sono nuovamente chiusi.

 

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