MESSINA. E’ stato bocciato il primo dei ricorsi per l’assegnazione dei 32 (in realtà 312) posti in consiglio comunale, proposto da Mariapaola Campisi, prima dei non eletti in Fratelli d’Italia. Il ricorso riguardava l’attribuzione del premio di maggioranza, come da interpretazione del presidente del seggio centrale di Palazzo Zanca, il magistrato Corrado Bonanzinga, contestata, oltre che da Mariapaola Campisi, anche da Alessandro Russo e da Ora Sicilia (i cui ricorsi sono ancora in discussione). Contro Campisi si costituiti in giudizio il Comune di Messina e i consiglieri controinteressati dello schieramento di Federico Basile e Cateno De Luca (Emilia Rotondo, Raimondo Mortelliti, Giuseppe Villari, Francesco Cipolla, Giuseppe Trischitta, Rosaria D’Arrigo,, e poi Antonia Femino, Dafne Musolino, Giulia Restuccia, loro tre non costituitesi in giudizio) che hanno controdedotto ai motivi di ricorso chiedendone il rigetto. Il tar ha accolto la difesa (curiosità, proposta da un altro consigliere, Pippo Trischitta rigettando il ricorso, spiegando che l’assegnazione disposta dalle deduzioni del seggio centrale risponde sia alla normativa di riferimento, che alle varie e successive interpretazioni giurisprudenziali.

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