MESSINA. Una passeggiata guidata per conoscere la flora psammofila (dal greco: amica della sabbia), ovvero quelle piante che si adattano agli ambienti sabbiosi e che svolgono un ruolo importante contro l’erosione delle nostre coste.

L’iniziativa è stata organizzata lo scorso sabato dalla Pro Loco Messina Sud, in collaborazione con l’Orto Botanico “Pietro Castelli” dell’Università di Messina, con la presenza della prof.ssa Rosa Maria Picone e il prof. Alessandro Crisafulli. Tra i partecipanti (in numero limitato nel rispetto delle misure anticovid) erano presenti anche rappresentanti di altre organizzazioni di cittadinanza attiva del territorio della zona sud, che insieme alla Pro Loco Messina Sud si impegneranno a divulgare quanto appreso durante la passeggiata guidata e a programmare altre iniziative di sensibilizzazione e tutela del litorale sud, già nella prossima Primavera.

 

Attraverso l’osservazione e l’esplorazione del tratto di litorale, compreso tra i villaggi di Mili, Galati e S.Margherita, sono state individuate diverse specie della flora psammofilae habitat tutelati dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, in materia di conservazione della biodiversità.

“I litorali sabbiosi – si legge in una nota – sono ambienti naturali difficili, che possono essere colonizzati solo da una vegetazione pioniera altamente specializzata, conosciuta come vegetazione psammofila o vegetazione delle spiagge. Tra le specie che sono state individuate nella passeggiata guidata, la calcatreppola marittima (Eryngium maritimum), il finocchio litorale (Echinophora spinosa), l’erba medica di mare (Medicago marina), il ravastrello marittimo (Cakile maritima), il giglio di mare (Pancratium maritimum), la cornacchina litorale (Hypecoum torulosum), la gramigna delle spiagge (Agropyron junceum), tamerici (Tamarix africana). Altre specie tipiche delle spiagge e caratterizzate da vistose fioriture primaverili come la violaciocca selvatica (Matthiola tricuspidata), il papavero cornuto (Glaucium flavum) e il ginestrino delle spiagge (Lotus creticus).

Queste piante delle spiagge, scomparse già su ampi tratti di costa, sono tra quelle maggiormente minacciate di estinzione e meriterebbero di essere protette”.

 

 

“Il report – prosegue il testo – sarà dunque inviato anche all’Amministrazione Comunale, chiedendo di non autorizzare utilizzi impropri del suolo della spiaggia e di studiare modalità di pulizia della spiaggia alternative a quelle utilizzate negli ultimi anni. E nell’ambito delle iniziative di promozione e valorizzazione del lungomare di S.Margherita, si potrebbe pensare anche all’installazione di pannelli didattici delle specie presenti. La previsione di attività di educazione ambientale, sono tra l’altro considerate requisiti ai fini del riconoscimento Bandiera Blu”.

 

 

 

 

 

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