MESSINA. Una seduta straordinaria e urgente, quattro emendamenti, nove voti favorevoli, tre contrari e quattro astenuti: e il consiglio comunale approva un assestamento di bilancio. che ha lasciato strascichi polemici. Perchè, lamentano i consiglieri, il documento è giunto in aula in prossimità della scadenza, impedendo ai consiglieri di poterlo esaminare.

“Ieri sera in aula per votare una variazione di bilancio per un valore di circa 90 milioni di euro – ha scritto Daniela Faranda (gruppo misto) in un comunicato –  All’ultimo minuto dell’ultimo giorno utile, per l’ennesima volta si chiede di approvare un documento finanziario, approdato in commissione solo martedi pomeriggio e per di più con un parere condizionato che solo oggi è diventato favorevole. Senza entrare in tecnicismi, si modifica di fatto un bilancio senza aver approvato il rendiconto dell’anno precedente, anche questo all’ordine del giorno senza il parere del collegio dei Revisori. Il solito modus operandi dell’amministrazione che continua ad impedire l’esercizio delle funzioni proprie del Consiglio comunale. È ormai intollerabile accettare di votare in uno stato di confusione generale creato dalle improvvise, ma ormai prevedibili, manovre di “accerchiamento” del Consiglio comunale per raggiungere obiettivi sconosciuti alla maggior parte di noi, giustificandone il ritardo con un lavoro meticoloso di risanamento dei conti e riorganizzazione dell’ente, che dura da quattro anni e mezzo ma non se ne vedono i frutti. Ne ieri ne mai potrò sottoscrivere una delega in bianco al Sindaco ed alla sua Giunta che, da tempo, non hanno più la mia fiducia”.

Anche chi lo ha votato favorevolmente, però, ha stigmatizzato il modus operandi: “La mia partecipazione per la prima volta al voto su uno strumento finanziario mi ha consentito di toccare con mano l’approssimazione e l’inefficienza di questa Amministrazione – ha scritto Giuppi Siracusano del Pd – Ieri, però, si è votato non a favore o contro la giunta, ma per gli interessi dei cittadini: la mancata approvazione della variazione di bilancio, infatti, avrebbe importato un danno alle casse dell’Ente anche a causa del maturare di ulteriori interessi per importi astronomici. Inoltre, al netto delle carenze del documento contabile presentato dall’Amministrazione, abbiamo contribuito a modificarlo votando due emendamenti diretti a sostenere le fasce più deboli e bisognose della Città. Uno di essi è l’emendamento con il quale sono stati destinati 40.000 euro alla velocizzazione della procedura di individuazione e riconoscimento dei debiti fuori bilancio in occasione dei prossimi pagamenti che si potranno effettuare con i circa 14 milioni di euro che si sono resi disponibili. Ciò impedirà, tra l’altro, che parte dei circa 16.000 piccoli creditori dell’ente, i quali da anni attendono il pagamento di somme anche di piccolo importo( senz’altro vitali per gran parte dei nuclei familiari)possano prescriversi. L’altro emendamento, a nostro avviso dal rilevante impatto politico e ovviamente non proposto dalla giunta che lo ha subito, ha riguardato lo spostamento di otre 100.000 euro previsti come spese di rappresentanza dell’Amministrazione in favore dei disabili e dei bisognosi. Queste somme, infatti, sono state destinate all’abbattimento delle barriere architettoniche, in favore della casa di Vincenzo e per fronteggiare l’emergenza freddo”.

Entrambi i consiglieri, però, su un dato sono concordi: “è urgente superare questa esperienza amministrativa”, ha scritto come chiosa finale Siracusano.

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