MESSINA. Tra i paradossi del comune di Messina, molti, ce n’è uno nuovo. Le commissioni producono poco, ha accusato il sindaco Cateno De Luca, al punto da volerne modificare le modalità di lavoro. Ma producono poco a causa delle decisioni del sindaco De Luca, accusa il consigliere del Pd Libero Gioveni.

La commissione presieduta da Gioveni, la prima, che si occupa di Infrastrutture e lavori pubblici, lamenta la “mancata produzione alla commissione, da parte dei dirigenti ai Lavori pubblici e alla Protezione civile, delle relazioni scritte sulle verifiche effettuate o da effettuare in tutte le infrastrutture di competenza comunale”. Le relazioni che non sono arrivate erano state richieste per iscritto a causa del divieto imposto dal sindaco agli stessi dirigenti, di partecipazione alle commissioni. Cosa è successo?

Tra le modifiche che De Luca ha proposto al consiglio (la delibera è stata poi ritirata, ma ne è stata presentata una molto simile da parte dei consiglieri di LiberaMe), c’è quella che le commissioni si concludano con una votazione, e nelle more dell’approvazione delle modifiche al regolamento, ha “diffidato”, scrive Gioveni, i dirigenti dall’intervenire alle commissioni. Così facendo, però, sostiene Gioveni, c’è “l’impossibilità  materiale di poter esercitare il ruolo di indirizzo e di controllo  attribuito dalla legge all’organo consiliare nell’interesse della  cittadinanza.

Sulla graticola, alla fine, sono finiti i dirigenti: “La Commissione – prosegue Gioveni – vista la delicatezza dell’argomento, si è determinata nell’inviare un ulteriore sollecito agli stessi Dirigenti diffidandoli a produrre urgentemente gli atti richiesti, visto che il recente “diktat” del sindaco riguardava solo la loro “non presenza” in Aula ma non certamente quello di non rispondere per iscritto alle richieste delle varie Commissioni”.

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fiorenzo
fiorenzo
19 Settembre 2018 12:56

Gioveni non sa più cosa fare e dire per farsi notare,anche quando è presente non capisce di cosa si stia parlando.Ormai è diventato lo zimbello dell’aula e tutti lo prendono per il c…