MESSINA. Come si spiegano i risultati diametralmente opposti tra i dati diffusi dalla segreteria di Cateno De Luca, oggi ne “quartier generale” di Fiumedinisi, e le proiezioni regionali? Con la distribuzione delle sezioni scrutinate. La segreteria di De Luca, che lo dà al 44%, con Schifani oltre il 31%, (mentre le proiezioni Swg hanno risultati diametralmente opposti) si basa sui numeri che arrivano dai rappresentanti di lista sul territorio: ovvero il “fortino” di De Luca, le province in cui l’ex sindaco di Messina è più forte. Ad essere state comunicati dalla segreteria di De Luca sono infatti il 3% delle sezioni di Ragusa, e il 2% circa di Messina ed Enna, zone della Sicilia orientale e centrale in cui un risultato importante per De Luca era previsto. Il problema, per le sue ambizioni, è che Schifani è molto più forte nella Sicilia occidentale, che secondo i dasti diramati da De Luca non è praticamente conteggiata se non per una manciata di sezioni. E il vantaggio finora accumulato da De Luca, di meno di 15 punti percentuali, non basterebbe a colmare il divario della valanga di voti che arriverà a Schifani una volta che saranno comunicati i dati di Palermo, Trapani e Agrigento.

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