MESSINA. «Il servizio di collegamento veloce tra Reggio e Messina continuerà ad essere inesistente dopo le 20. E il sabato e la domenica dopo le 17. A decretarlo è l’esito flop del secondo appalto bandito da Invitalia per assegnare la tratta Messina-Reggio. Una sconfitta che in questo momento toglie la possibilità di trasformare l’area dello Stretto in un’unica realtà».

A dirlo è Vincenzo Ciraolo, già presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina e candidato all’Assemblea Regionale Siciliana del prossimo 25 settembre nella lista di Fratelli d’Italia, che si sofferma anche sul fallimento della realizzazione dell’Aeroporto dello Stretto: «Progetto ulteriormente affossato dalla impossibilità di attingere al bacino messinese».

«Parliamo di Ponte sullo Stretto e il prossimo Governo sarà capace di avviare le procedure necessarie – continua – ma, nel frattempo, occorre ottenere il potenziamento delle corse dei mezzi veloci con nuovi orari tra le 23 e le 24. Un servizio che consentirebbe un’interfaccia tra le due sponde non solo per i pendolari, ma anche per chi vuole seguire iniziative culturali e vivere le due città nel tempo libero. Per me rimane non giustificabile come per ben due volte una gara del Ministero per un servizio di continuità territoriale che collega i due porti importanti come Messina e Reggio Calabria, possa risolversi in un nulla di fatto».

«L’esigenza di potenziare la rotta era emersa da una consultazione avviata dal ministero dei Trasporti. Ma adesso torna tutto al mittente che dovrà in qualche modo garantire la “continuità territoriale”». Secondo Ciraolo servono necessariamente maggiori servizi a terra ma soprattutto un’estensione dell’orario nella fascia serale e un potenziamento nei giorni di sabato, domenica e festivi con un’adeguata integrazione del servizio con il trasporto pubblico locale. «Sono servizi che devono essere collegati – precisa – chi arriva a Messina deve avere la possibilità di muoversi con facilità in tutte le fasce orarie. E abbastanza evidente che per qualità ed efficienza di orari e numeri di corse, le attuali condizioni di traghettamento veloce passeggeri non sono idonee alle esigenze delle migliaia di pendolari dello Stretto. Un’incertezza che non è più tollerabile, bisogna individuare una soluzione in tempi brevi».

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