MESSINA. I sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Csa e Silpol, in rappresentanza dei lavoratori del comune di Messina, sono sul piede di guerra per una situazione limite in termini di personale (il comune di Messina ha il 50% di dipendenti in meno di quanti ne sarebbero previsti per pianta organica e per legge), e per battibecchi avvenuti con la segretaria generale Rossana Carrubba nelle ultime settimane, in occasione della vicenda delle visite mediche degli agenti di Polizia municipale. Per il primo problema, ieri il sindaco Federico Basile ha annunciato l’assunzione in tre anni di più di 600 unità di personale. Per il secondo la situazione è un po’ più complicata, e i sindacati minacciano la convocazione di assemblea sindacale. Di seguito il comunicato delle cinque sigle sindacali. “Al Comune di Messina si fanno molte discussioni ma i fatti stanno a zero. Vogliamo parlare dei lavoratori comunali, di quanto siano pochi per garantire l’erogazione dei molteplici servizi pubblici richiesti dai cittadini, dal PNRR e dal Pon Metro, del fatto che non riescono più ad affrontare la gestione di una macchina organizzativa di circa 240.000 abitanti? Vogliamo parlare di quei bravi funzionari che prima sono stati spostati nelle Partecipate e adesso vanno via da questo Comune perché vincitori di concorso come dirigenti in altri enti? Abbiamo perso personale qualificato giovane, tecnici ed amministrativi, che sarebbero stati utili in questo Comune ma…vanno via tutti, di corsa, senza voltarsi,vanno via da un Comune che non li ha mai valorizzati e che non intende valorizzare quelli rimasti. E cosa dire sulla deliberazione n° 539 del 04/10/2021 avente per oggetto: dichiarazione di infungibilità delle posizioni di lavoro presenti in dotazione organica relative alle categorie C e D ? Un Comune che non ha voluto attivare le Posizioni Organizzative e che invece ha come priorità, l’inserimento nei ruoli organici dei comandati e/o dei distaccati, provenienti dai comuni limitrofi, in particolare della zona jonica, utilizzando nel limite del 50% delle facoltà assunzionali. Vogliamo parlare della “questione salariale” dei 1000 dipendenti rimasti per i quali chiediamo e pretendiamo che si paghino tempestivamente le retribuzioni del salario accessorio 2021! Dopo l’ennesima querelle tra la Segretaria Generale e le OO.SS. si ritiene che si debba porre un freno a una dinamica di relazioni sindacali che non si può assolutamente tollerare. Il Comune di Messina, a causa delle politiche scellerate sul personale dipendente, attuate dall’ex Amministrazione, è diventato il fanalino di coda dell’intero Paese in termini percentuali tra abitanti/dipendenti e nulla si fa per ristorare i lavoratori rimasti, anzi si continua ad aumentare il carico di lavoro e ad esporli all’opinione pubblica come dei privilegiati. Di fronte a una questione economico-sociale che non ha precedenti, con aumento di costi che gravano esclusivamente sulle famiglie e di cui discute l’intero paese, avremmo apprezzato una maggiore attenzione dell’Amministrazione Comunale, della Segretaria Generale e della poca Dirigenza rimasta per garantire ai dipendenti il pagamento del salario accessorio 2021 nello stipendio di Settembre. Queste somme sono state maturate al 31 dicembre 2021 e sentirsi dire che non si liquida il salario accessorio perché alcuni dirigenti non hanno ancora provveduto agli atti consequenziali è inaccettabile! Con pazienza abbiamo aspettato nove mesi comprendendo le oggettive difficoltà dei Dirigenti che si trovano senza dipendenti e con dipartimenti oberati di servizi e competenze. Ma l’attuale oggettiva situazione economico-sociale internazionale che ha causato un’inflazione pari all’8,4%, raddoppiato gli importi delle bollette dell’energia elettrica e del gas, aumentato del 18% il costo della benzina e del 20% quello relativo alla spesa alimentare, determineranno per le famiglie un esborso aggiuntivo di circa 2.000,00 euro all’anno. Tutto questo richiede un immediato ed improcrastinabile pagamento di quanto dovuto ai dipendenti comunali. Inflazione e stipendi bassi fanno si che i lavoratori si lamentino e spingano per avere riconosciuti i propri diritti. Il salario accessorio del 2021 serve per fronteggiare l’impoverimento causato dalle bollette e gli aumenti elencati! Di fronte a questa crisi economica-finanziaria i Dirigenti e la Segretaria Generale, che hanno stipendi ben diversi dai comuni lavoratori, possono affrontare questo disagio, sicuramente, con maggiori risorse, i dipendenti delle categorie assolutamente no! Ci sono ancora 15gg per ottemperare e liquidare il dovuto nello stipendio di Settembre; che si dia priorità alle tasche vuote dei dipendenti delle categorie A B C D. Bisogna porre in essere tutti gli atti amministrativi affinché siano erogate le indennità (responsabilità, indennità rischio, disagio, maneggio valori, indennità per ulteriori responsabilità-stato civile ed anagrafe, archivisti informatici, addetti relazioni con il pubblico, formatori professionali, addetti personale protezione civile, compensi messi notificatori, indennità servizio esterno, indennità di funzione, reperibilità, turnazione, festivo, festivo notturno, etc.) ed anche i dovuti incentivi al personale tecnico ed amministrativo inserito nei gruppi di lavoro dei progetti. Inoltre, dopo il pagamento del salario accessorio 2021 bisogna attivarsi affinché sia corrisposta la “produttività 2021” e si chiede all’’Amministrazione di costituire il fondo 2022, convocare le OO.SS. e le RSU per la contrattazione decentrata con l’allocazione delle risorse necessarie per pagare gli istituti contrattuali relativi all’anno 2022. Infine, dopo la firma definitiva del CCNL 2019-2021, dovranno essere pagati gli arretrati di contratto ed immediatamente convocare i sindacati per definire il nuovo decentrato e applicare quegli istituti contrattuali che valorizzino i dipendenti interni e, contestualmente, bandire i concorsi pubblici per coprire la voragine d’organico che si è creata in questi anni. Questo potrebbe dare una giusta risposta ai tanti giovani messinesi che sono costretti a scappare dalla nostra città per trovare lavoro al nord o all’estero. Per fare questo è necessario un confronto serio con tutti i Dirigenti e con le OO.SS. per individuare le reali esigenze lavorative di tutti i dipartimenti ed uffici, riempiendo quei ruoli d’organico di cui tutta la struttura burocratica necessita. Definire, da subito, nel redigendo Piano del Fabbisogno del Personale, le procedure per la copertura dei fabbisogni professionali, sulla base delle specifiche esigenze, prevedendo la valorizzazione del personale interno con l’attivazione delle procedure previste dalla normativa vigente, attraverso le c.d. “progressioni verticali”. Infine, trasmettere il piano del fabbisogno 2022-2023-2024 alla Cosfel – Ministero degli Interni – inserendo la stabilizzazione degli aventi diritto, come i lavoratori del PON Inclusione ed i 46 Agenti di Polizia Municipale, attualmente a tempo determinato. Nel caso in cui non dovessimo avere risposte le scriventi organizzazioni sindacali convocheranno l’assemblea dei dipendenti con il fine di programmare manifestazioni di protesta sindacale”.

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