MESSINA. Da quello che ha vinto il premio per essere tra i più buoni al mondo a quello il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza, cinque panettoni d’eccellenza nati a Messina, da messinesi, per i messinesi e nella maggior parte dei casi con prodotti del territorio.
Le Tre Sorelle
Considerato dalla Fipgc, (Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria) uno dei migliori panettoni al mondo il panettone mandorlato del maestro Carmelo Patti, del Panificio Le Tre Sorelle è creato seguendo la tradizione con canditi di Sicilia (prodotti a Messina), uva sultanina tipo apirena dallo stesso panificio e glassa di zucchero a velo e mandorle siciliane che ricoprono l’impasto lievitato 48 ore. Ma non è il solo. Ad accompagnarlo sul bancone del panificio (e online) una serie di rivisitazioni, dal best seller al Pistacchio a quello alla nocciola passando per il panettone al cannolo, cioccolato e pera e quello “dell’Imperatore”, con vino Mamertino e cioccolato extrafondente, venduto con una riduzione spalmabile di mamertino.
Panificio Francesco Arena
Nell’anniversario dei venticinque anni dal suo primo panettone l’ambasciatore del gusto Francesco Arena ai “Tradizionale”, “Salina” e “Didyme” per il Natale 2022 ha aggiunto “Cioccomélo”, “Panettone ai 3 cioccolati” e il “Panettone solidale”. Il primo è dedicato alle produzioni di eccellenza siciliane. L’impasto è preparato con succo di melograno coltivato in Sicilia e rifinito con le pepite di cioccolato siciliano lavorato a freddo dall’azienda Ciomod di Modica (protagonista anche del panettone con mango candito) e nasce con l’obiettivo di valorizzare le piccole produzioni d’eccellenza locali. Il “Panettone ai 3 cioccolati Domori”, preparato con ganache di cioccolato al latte, cioccolato al 70% e fondente. Infine spazio viene dato anche alla solidarietà, con il “Panettone solidale” realizzato con i canditi artigianali di “DON il candito siciliano”. Nelle confezioni del panettone verrà inserito un disegno realizzato dai bambini della Casa di Toti Onlus affetti da disabilità. Il 5 % del ricavato dalla vendita di questi panettoni verrà devoluto alla Onlus.
Panificio Laganà
Pasticceria Giuseppe Arena
I panettoni artigianali sono stati i protagonisti anche nella pasticceria di Giuseppe Arena. Tutti realizzati artigianalmente con lievito madre e ingredienti di prossimità, come il mandarino a km 0 e i canditi dell’azienda Don Il candito siciliano artigianale. Tra le conferme, i panettoni al pistacchio; al cioccolato; mandorlato; al mandarino a km zero (i frutti vengono raccolti nella proprietà di famiglia). Due le novità: il panettone alla Malvasia con capperi canditi, dove la malvasia viene utilizzata nell’impasto e i capperi canditi vengono lasciati in infusione nella malvasia per 24 ore; e il panettone Trinacria, realizzato con la purea agli agrumi siciliani canditi 100% biologica (cedro, mandarino e arancia) e cubetti di canditi artigianali, aromatizzato con un leggero strato di variegato al mandarino e ricoperto con cioccolato fondente.
Il PanettoNino
Un panettone solidale che porta il nome del compianto Nino Cucinotta, imprenditore messinese scomparso prematuramente il 6 dicembre 2021, all’età di 42 anni. A lanciare l’iniziativa è l’associazione omonima, fondata da alcuni fra gli amici più cari del ristoratore. Il dolce natalizio, chiamato “PanettoNino”, è realizzato grazie al contributo del panificio le Tre Sorelle. Si tratta di un prodotto artigianale realizzato con lievito madre a lievitazione lenta e naturale, con grano siciliano e materie prime di alta qualità. È acquistabile in 12 punti vendita: Bar Astoria, Noa, Daidai, Feltrinelli, Gilda dei narratori, Ciofalo Mondadori, Colapesce, Sanuk, La Cambusa, mercato Muricello, L’Aperitivo e il Bar Trinacria. I fondi raccolti dall’associazione Nino Cucinotta verranno utilizzati per l’acquisto di un defibrillatore e per altre iniziative benefiche.
Menzioni d’onore
Così come la “linea della palma” secondo Leonardo Sciascia si era spostata verso il settentrione, il panettone si sposta verso sud: non è più un dolce della tradizione milanese, e le varietà sono ormai pressochè infinite. Ogni tanto cambia anche consistenza e diventa crema, per esempio con lo chef Pasquale Caliri della Marina del Nettuno. Bianca e carica di sentori di agrumi di Sicilia, è un modo originale per gustare il sapore del panettone affondando il cucchiaino nel barattolo da duecento grammi: la “Crema di Panettone” è proposta insieme ad un piccolo cucchiaino di legno in una confezione natalizia. Un’altra variante, più in linea con le specialità locali, è il panettone gelato: l’idea si va diffondendo in molte pasticcerie e bar, e per menzionarne uno, di notevole fattura è quello del bar Torino, che l’anno scorso è andato letteralmente a ruba, e quest’anno si appresta a fare il bis. Allo stesso modo, sono diverse le pasticcerie “di quartiere” che ormai si cimentano nei panettoni homemade. Un esempio, tra i migliori, è il bar Arrigo di viale Regina Elena, ritrovo che di panettoni ne prepara in molte varianti diverse, dal cioccolato al mandorlato.