La fiesta

 

Alla fine di una dura giornata, arriva il momento della festa. Ed in tal senso gli spagnoli sono eccelsi maestri di divertimento. Raquel Castro De La Fuente, 21 anni studentessa di beni culturali, città natale Ourense, ritiene siano diversi gli aspetti da migliorare: “Quando ho deciso di aderire al progetto Erasmus, mi domandavo come fossero le feste a Messina. In Spagna, infatti, le tradizioni sono molto differenti. Qui le discoteche chiudono prima e non c’è l’usanza del botellon; per tale ragione, spesso, ci vedevamo a casa per bere e divertirci insieme. Il mercoledì tante volte sono andata al “Retronoveau” e il giovedì allo “Skyline”, in cui mi sono divertita un sacco grazie alla musica ma, soprattutto alla compagnia. L’Officina per dimensioni e ubicazione potrebbe essere, a mio avviso, la discoteca migliore ma la troppa techno del venerdì non era di mio gradimento. L’eccessiva confusione del sabato lo rendeva il giorno più brutto della settimana e noi lo trascorrevamo o a piazza Duomo o allo “090”. Il mio cocktail preferito è la “Tequila Lime”, ma qui non è molto diffuso e, spesso, ero costretta a farmelo da sola. In conclusione posso dire di essermi trovata bene, ma rivedrei gli orari: noi siamo abituati ad uscire all’una e rincasare alle sette del mattino, a Messina alle tre finisce tutto e, per i giovani, non è il top”.

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