LIPARI. Si è conclusa l’altro ieri la prima edizione di “Ciavuri e Sapuri”, rassegna legata all’agroalimentare d’eccellenza di tutta la Sicilia che si è svolta dall’1 al 5 Giugno a Lipari. A prendere parte alla manifestazione, promossa dalla Cna sfruttando uno stanziamento di fondi regionali, sono stati una ventina di produttori, impegnati a diffondere la qualità e lo stile tutto siciliano delle proprie “creature culinarie” e della Madre Terra, perciò derivate dai propri orti, dai propri campi di coltivazione e vitigni. In “vetrina” tanti prodotti enologici e gastronomomici: dal vino al salame Sant’Angelo, dai formaggi caprini di Partinico alla provola di Basicò, dalla birra alle conserve dell’entroterra siciliano.

«Riprendere un tratto comune della nostra esistenza era necessario. Le manifestazioni e le degustazioni dei prodotti tipici tradizionali che durante la pandemia erano venute meno, ci inducono a riavviare i rapporti di vicinato con le aziende locali che ci offrono tante soddisfazioni. Un teatro come l’isola di Lipari ci fa pensare che meglio di così non si poteva ripartire, anche se teniamo sempre alta l’attenzione rispetto alle misure anti – virus. La Sicilia non ha nulla da invidiare a nessuno e deve solo organizzarsi sotto l’aspetto del marketing, in linea con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna», ha commentato il segretario nazionale della Cna Agroalimentare Gabriele Rotini, mentre il presidente regionale Nello Battiato ha ribadito la volontà di valorizzare i futuro altri territori,. A pronunciarsi anche il segretario regionale Cna Sicilia Piero Giglione: «La scelta di questa Isola è stata ottima perché ha permesso ai vacanzieri di poter assaggiare le prelibatezze da noi proposte. Ringraziamo per questo l’assessorato regionale alle Attività produttive per il progetto che ha finanziato. Accoglienza magnifica del sindaco e dei liparoti. Noi siamo pronti a portare questi prodotti anche fuori dalla Sicilia se riuscissimo ad utilizzare questo brand “Ciavuri e Sapuri” che può essere colto solo dai siciliani in tutta la sua essenza ma può essere esportato con la sua musicalità».

A prendere parte all’iniziativa tante aziende. Da Palermo il “Consorzio Feudo Mondello”, con la pasta secca, già vincitore del riconoscimento “Best in Sicily 2021” come miglior pastificio ed azienda che coltiva il grano antico dal 1800, dal Comune di Marineo (PA) “Cantine Buceci” con la loro etichetta di spessore “Doncarmè”, dal Comune di Baucina (PA) l’“Azienda Agricola Capra Murciana”. con i suoi formaggi caprini e la cura personale degli allevamenti, da Partinico “Cantine Tola”, con il loro patrimonio vitivinicolo, mentre il Birrificio di Cinisi (PA) “Bruno Ribadi” ha portato anche gelatine di birra e particolari amari e lo stand dolciario ben rispecchiato dai cannoli e prodotti forno dalla Piana degli Albanesi (PA) con “Aura Snc”.

Messina e provincia protagoniste con cinque famiglie di imprenditori: “Cantine Amato” di Piraino, con il vino Mamertino Doc, “Azienda Agricola Cappello”, con la tipicità della provola di Basicò, “Don Calò” (San Teodoro sui Nebrodi) – illustrato dai genitori dei titolari (Marinella Leotta e Calogero Zingale) con le confetture, pesti e paté, il “Salumificio Pintaudi” di Sant’Angelo di Brolo con il giovane figlio del titolare Tindaro e l’isola di Lipari con la rinomata “Pasticceria Subba dal 1930”, che ha selezionato i suoi migliori biscotti e specialità secche, oltre ai liquori di propria produzione.

Catania ha puntato sui prodotti a base di pistacchio dop di Bronte, stavolta con l’Azienda Agricola di “Spitaleri Carmelo”, rappresentata dai figli del titolare, Nunzio ed Erika. Siracusa, dal Comune di Rosolini, ha fatto assaporare prodotti da forno e dolci di “Aruci”. Spazio poi a Leonforte ed Enna con conserve, sughi, pesti, gelè e confetture di “Sughi del Principe”. Ragusa ha esposto e commercializzato il cioccolato modicano e le carote di Ispica con l’azienda “Distefano Conserve”, sempre a conduzione familiare. Caltanissetta si è presentata con il cioccolato e golosità al pistacchio del “Torronificio Geraci” di Giuliana Geraci. Agrigento con il sale aromatizzato al Nero d’Avola (dal colore tipicamente rosa) e agli agrumi con “Sapori di Regalpetra” e l’azienda di Brucculeri. Infine, Valderice, in provincia di Trapani, con il brand “Spezialità” e l’Azienda Agricola di “Spezia Antonio” con il cavallo di battaglia dell’olio e delle confetture gourmet.

 

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