MESSINA. «Il 31Agosto è decaduta l’ordinanza sindacale, vigente nel periodo estivo, per la regolamentazione delle attività musicali dei vari locali e ritrovi. A distanza di due mesi, in maniera inspiegabile, perdura ancora la “vacatio legis” per tale problematica; in quanto, nonostante le rassicurazioni, non è stata emanata alcuna nuova ordinanza. Lasciando così il centro storico e tutto il centro cittadino in una condizione in cui regna il caos, e si riscontra l’assoluta mancanze di regole di convivenza civile. E non può non venire il sospetto che tale atteggiamento elusivo ed omissivo possa derivare dal lungo periodo elettorale, e da “impegni” assunti in tale contesto». Così, si legge in una nota firmata dal Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “RispettoMessina”.

«Sta di fatto che i cittadini residenti in questa vasta e popolata area si sentono totalmente abbandonati , e non comprendono come il Sindaco, che è Primo Cittadino ed anche Autorità locale in termini di salute pubblica, non ponga la dovuta attenzione a quanto accade quasi tutte le sere e le notti, e non solo nei fine settimana -prosegue il gruppo di cittadini – Con locali ed esercizi di diverse tipologie che somministrano cibi e bevande, che, anche in assenza delle necessarie licenze amministrative apposite, organizzano concerti dal vivo, discoteche improvvisate all’aperto ed al chiuso, ed altri sistemi di diffusione di musica, senza il minimo rispetto di orari, e senza tenere conto che sono situati in zone densamente abitate. Ed essendo attività che vengono svolte contemporaneamente da diversi esercizi in spazi limitati, ne deriva un impatto acustico intollerabile e devastante, ed il disturbo, e talvolta l’impedimento, del riposo notturno, che a lungo andare procura seri danni biologici».

«E forse il Sindaco non è a conoscenza del fatto che molti esercizi e ritrovi osservano orari di chiusura compatibili con i diritti dei residenti, mentre altri, attuando anche una forma di concorrenza sleale, stanno aperti tutta la notte; aggregando una certa tipologia di clientela i cui comportamenti spesso da incivili, a causa del consumo di alcool e non solo, parecchie volte degenerano in risse. Ma nel contempo viene annunciata la riproposizione de “La città della musica” che finirà con l’accentuare quanto viene denunciato dai cittadini residenti, per cui sarebbe più appropriata la definizione di “la città del casino”, con la o finale senza accento – concludono – Senza contare che un parte delle somme che verranno impiegate e derivanti da misure strutturali, potevano essere impiegate per venire incontro alle sempre più numerose famiglie che, dato il periodo difficile che si sta vivendo, si trovano in serie difficoltà economiche».

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