FURCI. “Uno schiaffo al dolore del nostro paese”, “chiesa scusa”, “dovrebbe dimettersi”. Sono solo alcune delle reazioni politiche alla cena del ministro dell’Interno Matteo Salvini a Furci Siculo, ritratto sorridente e satollo al ristorante “Sapori di mare” la sera stessa della tragedia di Genova, dopo il crollo del ponte Morandi. Le foto della cena a base di pesce del vicepremier hanno fatto infatti il giro dei social, da Instagram a Facebook, scatenando migliaia di commenti inviperiti degli utenti, con altrettante repliche da parte dei suoi sostenitori.

La tappa siciliana di Salvini è iniziata alla vigilia di Ferragosto a Catania, dove ha incontrato i lavoratori di un’azienda sequestrata alla mafia, per poi proseguire in riva allo Stretto, dove si è confrontato con il primo cittadino Cateno De Luca sui temi dei migranti, delle scuole e del risanamento. In seguito, dopo aver lasciato la Zona Falcata, l’arrivo a Furci, introdotto dal sindaco Matteo Francilia: giusto il tempo di un breve comizio per poi sedersi a tavola con centinaia di commensali e sostenitori locali del Carroccio, fra piatti di pesce, vino bianco e tantissimi selfie. Finiti immancabilmente nel tritacarne della rete.

Immediata la replica di Salvini alle critiche: «Alcuni sciacalli di sinistra mi attaccano perché la sera del 14 agosto ho osato incontrare a cena 300 persone (sindaci, presidenti di associazioni di volontariato, uomini delle forze dell’ordine e tanti cittadini) in Sicilia. Ai parlamentari del Pd, che sono stati edotti dei miei spostamenti di questi due giorni, chiedo conto a nome degli italiani del loro operato degli ultimi anni».

 

 

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