MESSINA. Nella raccolta differenziata messinese “si registra nell’indifferenziato la presenza ancora del 27,8 % di materiale organico, del 15,5 % di carta e cartone, del 23, 8% di plastica, dell’1,5 di metalli, del 9,2 di tessile e legno, del 2,4 di vetro”. A spiegarlo è il presidente di MessinaServizi, la pertecipata che si occupa di rifiuti e igiene cittadina, Pippo Lombardo, secondo cui da un esame continuo della analisi merceologica dei rifiuti, in particolare di quelli indifferenziati, emerge la presenza ancora di materiali che andrebbero conferiti in modo diverso o nelle isole ecologiche o in altri carrellati  o mastelli di differenti tipologie di materiali. “Chiediamo ai cittadini – spiega Lombardo – un impegno maggiore nel diminuire i rifiuti  indifferenziati, perchè è ancora possibile recuperare almeno fino al 50 percento nella frazione indifferenziata.  Messinaservizi  garantisce il porta a porta in ogni singola utenza della città da più di anno ormai, sia utenze domestiche che non domestiche, ora devono essere i cittadini a migliorare la qualità dei rifiuti conferiti con un ulteriore sforzo. Tutto questo anche per azzerare l’aumento, non dipendente da noi, ma da politiche regionali scellerate, del costo del conferimento dell’indifferenziata che si è triplicato, passando da 120 a 360 euro a tonnellata. Riducendo i rifiuti che vanno a finire in discarica, come  spiegato bene ieri dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, possiamo contribuire a contrastare un certo business dei rifiuti che è ancora  nelle mani della mafia, che si approfitta dell’inefficienza della Regione. 

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