MESSINA. “Non sono preoccupato per la mia posizione di sindaco, anzi, vi giuro che se questa fascia può essere utile per fermare il virus la metto a disposizione, perchè non sono solo l’uomo delle istituzioni, ma sono un uomo coscienzioso e responsabile”.

Il sindaco Cateno De Luca, dal suo “bunker”, non rinuncia al messaggio ai messinesi, e in un breve video, in cui raccomanda ancora una volta ai cittadini di stare a casa, risponde ai 34 che hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Premier Giuseppe Conte, alla Ministra degli Interni Luciana Lamorgese, al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e alla Prefetta di Messina Maria Carmela Librizzi per chiederne la rimozione dall’incarico.

“In questo momento non ha importanza se molte mie posizioni ed esternazioni non vengono comprese, in questo momento, mi permetto di dire, dovete obbedire soltanto a una necessità, che è quella di stare a casa. Ho lanciato tanti appelli, tutto ciò che potevo ordinare l’ho ordinato, la città  risponde, devo dire che rispetto ai primi giorni la risposta la cominciamo a cogliere. Certo, c’è qualche cretino, c’è chi fa lo sciacallo, c’è chi specula, c’è chi chiede la mia testa, non ha importanza. Io in questo momento devo fare quanto in mio potere per cercare di limitare il danno, quindi andiamo avanti, partendo dal presupposto che questa situazione durerà sicuramente molto. Da questa situazione usciremo ancora più forti”.

In conclusione, una “correzione di tiro” rispetto al post di ieri in cui parlava di “polentoni del nord (in gran parte sudici diventati nordici)” “Evitiamo questa guerra tra poveri disgraziati tra sud e nord – ha spiegato – chi sta rientrando sono nostri concittadini andati al nord perchè costretti, non per fare la villeggiatura, sono rientrati perchè non riescono più e vivere lì, questa guerra tra disgraziati non ci serve”.

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