MESSINA. Non smette di far discutere la “denuncia” del candidato sindaco Pippo Trischitta, che ha puntato il dito contro una presunta compravendita di preferenze in prossimità dei seggi elettorali. Dopo la replica di Cateno De Luca, che ha chiesto l’intervento della procura della Repubblica, è il turno di Nino Germanà, che dice la sua in un comunicato dai toni forti.

«È imbarazzante vedere come l’ex uomo di Fini che si è riciclato in Forza Italia si stia trasformando in un clown della tastiera e invece che fare nomi e cognomi spara nel mucchio contando sulla ribalta mediatica – scrive Germanà – Più che un post sembra una lettera anonima e spiace vedere che ad accuse anonime la stampa dia tanto risalto. Invito Trischitta, che pur di avere più like e qualche articolo di giornale la spara sempre più grossa, a fare nomi e cognomi di ha comprato o venduti voti. Anzi, visto che qualcuno gli ha spiegato come funziona vadano insieme in Procura, come è giusto che sia», prosegue l’esponente di Forza Italia, che invita Trischitta  a denunciare il fatto non ai giornali ma nelle sedi competenti, “dove probabilmente chi si è ridotto a diventare una macchietta pur di raccattare qualche like non può presentarsi perché lo prenderebbero per quello che è: un calunniatore anche un po’ patetico”.

“Dopo 20 anni di militanza tra partiti e istituzioni – conclude Germanà – si è ridotto ad avere crisi di astinenza se non scrive su Fb, se non lancia schizzi di fango su qualcuno, un po’ come il personaggio di Crozza, Napalm51, sempre più lontano dalla vita reale. Denunci non a Zuckeberg ma in Procura sia chi compra i voti che il signore che gli ha spiegato come si fa. E lo faccia subito, altrimenti o è connivente oppure è solo un imbroglione».

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