MESSINA. Nuovo capitolo del “Caso Ciraolo”, la vicenda che ha visto coinvolto un cittadino del circolo Pickwick. L’uomo, Rosario Ciraolo, adesso accusa MessinaServizi di non svolgere correttamente il proprio dovere da quando era stato ripreso con un video mentre gettava un sacchetto dell’immondizia all’interno di un cestino a villa Dante (qui il link). Da giorni, spiega infatti Ciraolo, i dipendenti dell’azienda non raccolgono i rifiuti differenziati collocati davanti al portone di casa sua, oppure ad ogni sacchetto applicano il bollino rosso di “rifiuti non conformi”, mentre invece il cittadino dichiara la loro conformità.

Proprio per questo motivo, Rosario Ciraolo ha deciso di scrivere un esposto all’azienda, dopo però aver teso una “trappola” ai dipendenti della stessa: il cittadino ha incominciato a registrare video dei rifiuti collocati, per dimostrare come il bollino rosso sia stato posto, a suo dire, senza criterio, e l’ultimo video mostra come il simbolo di non conformità dei rifiuti sia stato addirittura affisso su un bidoncino collocato fuori dal portone che in realtà al suo interno era vuoto: «Il nulla, quindi, non è conforme. Ma se può essere conforme è qualcosa, quindi il nulla è qualcosa», ha commentato sarcasticamente Ciraolo nel video.

Questo il testo dell’esposto:

Al Direttore Generale di Messina Servizi bene comune, ingegnere Nicola Russo

Sono un utente di singola abitazione non condominiale di viale San Martino, contribuente n°1593960 in regola con la TARI, casualmente Renato Ciraolo.

Da quando, lunedì 8 novembre 2021, il sindaco di Messina Cateno De Luca mi ha allestito una gogna
mediatica col materiale di un anonimo delatore, i rifiuti collocati come sempre sulla soglia della mia
abitazione, fino ad allora regolarmente presi, non sono più stati ritirati, perché squalificati da un bollino
rosso come non conformi.

Di ogni rifiuto di volta in volta bocciato ho il video della sua conformità, girato prima di conferirlo nel
bidone corrispondente di villa Dante, che sbugiarda il compulsivo giudizio senza appello dei dipendenti
dell’azienda affidataLe, nel sospetto fondato di un comportamento strategico.

Io posso garantire che la qualità dei miei rifiuti e la loro accurata selezione sono come Prima, all’azienda da Lei diretta, per l’interesse pubblico della sua funzione, spetta quindi una spiegazione pubblica
dell’inversione, tutt’ora immotivata, del compito contrattuale in coincidenza col Dopo.

Con osservanza
Renato Ciraolo

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