TAORMINA. “La decisione della Giunta regionale di declassare il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina a centro ‘Spoke’ a vantaggio di Palermo si fonda su dati palesemente errati. È inaccettabile che il futuro di un’eccellenza sanitaria, riconosciuta a livello internazionale, venga deciso sulla base di numeri che non corrispondono alla realtà. Ho presentato un’interrogazione al Ministro della Salute per chiedere di fare luce su questa vicenda e di esporre i dati reali, basati sulle cartelle cliniche, prima che si consumi l’ennesimo scippo ai danni della sanità siciliana”. Lo dichiara la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino.
“I dati forniti dalla Regione Siciliana per giustificare la scelta sono contraddittori e smentiti dalle stesse strutture ospedaliere“, prosegue la senatrice. “Secondo la Regione, nei primi sei mesi del 2025 Taormina avrebbe eseguito solo 65 interventi contro i 114 realmente effettuati e certificati dalle cartelle cliniche. Al contrario, si attribuiscono al Civico di Palermo 35 interventi con un indice di complessità di 5,5, quando i loro stessi uffici ne dichiarano 43 con una complessità quasi dimezzata, pari a 2,6. Non si tratta di semplici errori, ma di cifre che stravolgono completamente la valutazione sull’efficienza e la qualità dei due centri”.
“Mentre la politica regionale trama per ridimensionarlo”, sottolinea Musolino, “il CCPM di Taormina viene premiato negli Stati Uniti con il ‘Gold level Elso award’, primo centro in Italia a ricevere tale riconoscimento per l’eccellenza nei supporti salvavita. Questa scelta va contro ogni logica e contro la stessa normativa nazionale, il cosiddetto ‘decreto Balduzzi’, che non impone una rigida gerarchia ‘hub and spoke’ e stabilisce che ogni riorganizzazione debba fondarsi esclusivamente su dati certificati e non su interpretazioni parziali o, come sembra in questo caso, manipolate per fini politici”.
“Il Governo nazionale”, ricorda la senatrice, “si era già impegnato, accogliendo un mio ordine del giorno, a garantire la piena operatività del reparto. Se la Regione dovesse andare avanti con questo piano scellerato, che prevede anche un taglio di altri 20 posti letto, il Governo ne sarebbe direttamente responsabile. Chiediamo trasparenza e verità. Il Ministro verifichi le carte e ci dica se il declassamento di Taormina sia supportato da dati veritieri o sia dettato esclusivamente da un interesse che appare meramente politico”, conclude la senatrice.
A mettere luce sul caso già il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca: “Alla cardiochirurgia pediatrica di Taormina i casi congeniti trattati chirurgicamente nel 2025 sono 105 e non 65, nel 2024 143 e non 103, nel 2023 149 e non 42. Il peso medio dei DRG cardiochirurgici attribuiti a Palermo per gli anni 2024 e 2025 è nettamente più basso di quello indicato nel piano. Sono queste alcune delle macroscopiche incongruenze riscontrate dal M5S tra i reali dati acquisiti dal Movimento dall’Asp di Messina e il documento allegato dal governo regionale alla rete inviata a Roma. Perché – ha detto De Luca – è Taormina la vera eccellenza riconosciuta a livello mondiale e nessuno si deve azzardare a toccarne anche un solo lenzuolo, visto che funziona perfettamente. Abbiamo dimostrato, documenti ufficiali alla mano che i numeri dichiarati dall’assessorato alla Salute non corrispondono alla realtà. Ci sono errori evidenti e inaccettabili nel piano del governo inviato a Roma che rischiano di compromettere la corretta valutazione della rete cardiochirurgica siciliana. Se si trattasse solo di superficialità sarebbe grave, ma se invece vi fosse la volontà di nascondere le carenze del centro palermitano, allora sarebbe un fatto ancora più inquietante. Nel documento regionale emergono evidenti scostamenti nei dati di ricoveri, interventi e pesi DRG. Al Civico di Palermo vengono dichiarati 82 interventi nel 2024 e 35 nel 2025, ma con pesi DRG cardiochirurgici gonfiati: 6,5 nel 2024 e 5,5 nel 2025, contro il 2,29/2,50 reale. I valori attribuiti a Palermo non sono riferibili solo a procedure cardiochirurgiche, ma includono anche interventi di cardiologia e anestesia pediatrica, falsando i conteggi e i valori riportati”.
“È gravissimo – ha aggiunto De Luca – che la delibera approvata dalla Giunta regionale e trasmessa al Ministero della Salute contenga tutti i dati errati che abbiamo documentato. Si tratta di un atto ufficiale con cui la Regione ha comunicato numeri non corrispondenti alla realtà, includendo ricoveri mai effettuati, valori DRG alterati e conteggi economici non giustificabili. In pratica, il Ministero sta valutando la rete cardiochirurgica siciliana su una base di dati falsati”.
“Tra l’altro – ha sottolineato il capogruppo del M5S – è da censurare il fatto che alla commissione Sanità dell’Ars non sia stata comunicata l’esistenza di questo piano delle cardiochirurgie pediatriche, dei numeri e delle volontà in esso contenuti, nonostante si tratti di un atto di indirizzo strategico per la programmazione sanitaria regionale”.
“Se Schifani vuole realizzare una cardiochirurgia pediatrica a Palermo – ha affermato De Luca – nessuno lo impedisce, ma non può farlo penalizzando il centro di Taormina, che da anni rappresenta un’eccellenza nazionale e internazionale. È una scelta politica travestita da atto tecnico, che rischia di depotenziare un presidio che ha appena ricevuto a Washington il premio ‘Centro di Eccellenza Gold Level – ELSO Award’, primo in Italia e quinto in Europa nel suo genere. Chiedo pertanto a Schifani di rivedere integralmente questo piano e riformulare i dati contenuti, perché non si può consentire che questo centro di cardiochirurgia pediatrica, che è una vera e propria eccellenza, venga delegittimato e depotenziato da documenti come questi”.
Alla conferenza stampa erano presenti anche la palermitana Maria Rosaria Cianciolo, in rappresentanza del comitato dei genitori, e il deputato M5S Carlo Gilistro, componente della commissione Salute dell’Ars.
“Questo caso – ha detto Gilistro – è una sorta di vaso di Pandora che potrebbe scoperchiare tantissime altre situazioni del genere nella sanità siciliana. Quanti casi Taormina potrebbero esserci nella sanità siciliana?”
A prendere parola sulla vicenda anche il deputato nazionale Tommaso Antonino Calderone.
“Cardiochirurgia Pediatrica Taormina. I fatti denunciati oggi dall’Onorevole Antonio De Luca, se accertati, sono di assoluta gravità. È necessaria una immediata verifica dei dati. Oggi è stata audita in Commissione Insularità la dottoressa Faraoni assessore regionale alla Salute, la quale ha dichiarato che almeno un dato riportato nel Piano Operativo è errato e che verranno effettuate immediate verifiche. Le verifiche vanno fatte con tratti di immediata urgenza– scrive- Stiamo parlando della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina che deve ritornare a essere centrale nella Sanità siciliana. Allo stato non aggiungo altro, ma vigilerò con attenzione massima su un fatto che se accertato sarebbe di unica gravità . Ho necessità di capire, intanto, chi soggettivamente ha commesso l’errore già ammesso dall’assessore per i provvedimenti che non indugerò a chiedere”.