MESSINA. “Le partecipate restino pubbliche, no a qualsiasi ipotesi di privatizzazione“. Cambiamo Messina dal basso si fa sentire, e dice la sua su nomine e futuro delle aziende miste del comune di Messina.

Una spiegazione articolata in punti in cui si sostengono le ragioni per cui le partecipate dovrebbero restare pubbliche. Intento dell’amministrazione guidata da Cateno De Luca, al momento, è di privatizzare i servizi di raccolta e spazzamento, oggi in capo a MessinaServizi Bene Comune, tramite l’individuazione di un partner privato, mentre per Amam e Atm era stata ipotizzata la fusione in una multiservizi: questo prima che all’Amam fosse assegnata la gestione del servizio idrico integrato.

Perchè invece secondo Cambiamo Messina dal basso le partecipate dovrebbero restare pubbliche? “Registrano tutte aumento degli utili, riduzione dei costi, nuovi investimenti – spiegano da Cmdb –  Bisogna sfatare il mito che le gestioni privata dei servizi siano più efficienti: in tutta Italia nelle grandi città ai servizi pubblici essenziali sono gestiti da società pubbliche del resto le nuove nomine dei Cda non vanno nel senso della decantata meritocrazia non aggiungono ulteriori conoscenze e competenze di settore”.

“I privati – continua l’analisi del movimento che ha sostenuto la corsa a sindaco di Renato Accorinti – non sono enti di beneficienza, e gestiranno i servizi per avere un profitto che cittadini saranno costretti a pagare: privatizzare i servizi pubblici essenziali – prosegue la nota – significa creare le condizioni per l’aumento delle tariffe e una riduzione dei posti di lavoro perché il privato taglia per primi i costi del personale. Contrastare la privatizzazione significa anche salvaguardare l’idea che ci sono servizi e beni come ville e immobili comunali che non possono essere svendute a privati perché ne ricavino profitto a danno dei cittadini. Cosa resterà della città? Se non ci mobilitiamo oggi contro la falsa idea dei privati che gestiscono meglio del pubblico, domani rischiamo di vedere privatizzate anche le aree verdi, i servizi culturali, i beni comunali, con un danno per i cittadini di oggi e per la generazione di domani”, concludono da Cambiamo Messina dal basso.

Il movimento ha convocato tre assemblee: le prime due per domani 2 agosto, alle 7.00 di mattina all’Atm ed alle 9.45 a MessinaServizi, la seconda giovedi 3 agosto all’Amam, alle 7.00

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments